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Raggi UV, tutti i danni agli occhi

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In spiaggia, in montagna e anche in città la protezione solare è ormai un must. Le regole per l’esposizione “sana” al Sole vengono ripetute da più parti: non esporsi durante le ore centrali del giorno, scegliere una crema con fattore di protezione alto, soprattutto i primi giorni di vacanza, proteggersi anche quando si sta all’ombra. Infatti, se è vero che il Sole è un toccasana per l’umore, la produzione di vitamina D e molto altro, è altrettanto vero che può essere anche nocivo sulla pelle e che le scottature aumentano il rischio di sviluppare tumore della pelle. E gli occhi? Vanno protetti tanto quanto la pelle. E vanno protetti sempre, non solo d’estate.

 

I raggi UV che non ti aspetti

Il Sole è una straordinaria fonte di raggi UV e luce visibile, ma la loro composizione esatta durante il giorno dipende da fattori atmosferici e geometrici. È importante non farsi ingannare dal meteo: l’esposizione può essere intensa anche quando c’è nebbia o il cielo è parzialmente nuvoloso. Sebbene poi molti pensino che l’unico momento di maggiore esposizione sia intorno a mezzogiorno, a quell’ora l’occhio raramente è esposto ai raggi solari diretti. In realtà spesso la maggiore esposizione si registra a metà mattina o metà pomeriggio, o quando i raggi vengono riflessi dalle superfici. In altre parole, in momenti in cui non è detto che si possano indossare gli occhiali da sole.

La protezione degli occhiali

Gli occhiali possono rappresentare una barriera efficace ai raggi UV. Ovviamente la maggior parte dei raggi arriva frontalmente, ma non si deve sottovalutare la porzione che può arrivare lateralmente, soprattutto se si è all’aperto e vicino a delle superfici riflettenti. È chiaro quindi che la maggior parte dei raggi UV che possono raggiungere l’occhio e colpire le palpebre prima passano per le lenti, che quindi devono essere in grado di fermarli, anche se si tratta di lenti trasparenti.

 

I danni, punto per punto

I raggi UV provocano danni in diverse zone oculari. In pochi pensano, per esempio, ad applicare una crema protettiva sulle palpebre. Un errore perché i raggi solari favoriscono l’ispessimento della pelle, causano rughe, danneggiano le ghiandole sebacee e seccano la pelle, aumentano il rischio di sviluppare lesioni precancerose come la cheratosi attinica, e i tumori alla pelle della palpebra.

Passando all’interno dell’occhio, i raggi UV causano danni alla congiuntiva; all’iride con la formazione del melanoma oculare, la forma più comune di tumore dell’occhio; al cristallino con la formazione di accumuli di proteine che favoriscono lo sviluppo della cataratta; alla retina.

Protezione ampia

Come fare quindi a garantirsi il massimo della protezione, anche quando non è agevole indossare degli occhiali da sole? Il consiglio è quello di cercare delle lenti con la protezione più ampia possibile: in particolare è importante che si arrivi a respingere le lunghezze d’onda fino a 400nm, che la Commissione Internazionale sulla Protezione dalle Radiazioni non -Ionizzanti ha definito lo standard di protezione. Le lenti ZEISS applicano di serie la tecnologia UVProtect che consente di bloccare completamente le radiazioni UV dannose in conformità con lo standard più restrittivo. In questo modo si ottengono lenti trasparenti con la protezione UV tipica degli occhiali da sole.



www.repubblica.it 2021-07-12 09:23:00

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