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Latte materno, nutrimento e scudo contro Covid-19

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Nutrimento ideale per crescere e svilupparsi in salute, un farmaco salvavita per i neonati prematuri: il latte materno è parte integrante del processo riproduttivo, aiuta la costruzione del microbiota intestinale del piccolo, cruciale per tutta la vita. Non solo. Riconosciuto l’effetto protettivo del latte materno contro le infezioni, dovuto al passaggio di immunoglobuline ed a fattori bioattivi. Anche per contrastare SarS-CoV-2.

E’ su queste basi che parte oggi la Settimana mondiale dell’allattamento materno (Sam) 2021 e dura fino al 7 ottobre. Molte le inziative organizzate in tutta Italia dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) che mette in luce un altro importante aspetto: anche gli anticorpi anti Sars-CoV-2 sono trasmessi dalla madre al neonato durante l’allattamento, a seguito dell’infezione naturale o della vaccinazione. Molti gli studi. Tra cui quello condotto dai ricercatori del Mount Sinai Hospital di New York che hanno prelevato campioni di latte materno da 75 donne guarite dal Covid-19 scoprendo che l’88% conteneva anticorpi IgA. Nella maggior parte dei casi, questi sono stati in grado di neutralizzare Sars-CoV-2, ovvero di bloccare un’infezione.

Ulteriori misurazioni hanno poi mostrato che le donne hanno continuato a secernere gli anticorpi fino a 10 mesi dal parto. È stato, inoltre, studiato che l’effetto neutralizzante sul coronavirus degli anticorpi si mantiene anche dopo la pastorizzazione del latte materno (nel caso di latte donato da banca). Anche nel latte della mamma che ha ricevuto il vaccino a mRNA, attualmente consigliato in italia, si verifica una costante presenza di anticorpi specifici anti-coronavirus, già inizialmente presenti due settimane dopo la prima dose di vaccino, per intensificarsi dopo due settimane dalla seconda dose.

Tante comunque le iniziative a supporto dell’allattamento materno che la Società Italiana di Neonatologia ha realizzato solo negli ultimi anni, come l’istituzione della commissione allattamento e banche latte umano donato, nata per sostenere, sia da un punto scientifico che formativo e divulgativo, l’allattamento al seno; la collaborazione a stretto contatto con il tavolo tecnico operativo interdisciplinare sulla promozione dell’allattamento al seno (TAS) del ministero della Salute; la proposta di estendere il congedo di maternità ad almeno sei mesi per favorire l’allattamento esclusivo al seno; le indicazioni su allattamento e infezione da Sars-CoV-2, diffuse ad inizio pandemia per garantire l’allattamento ed il contatto con i genitori e la recente campagna di promozione della vaccinazione anti-Covid per donne in gravidanza e in allattamento, insieme alle altre società scientifiche di ginecologi, pediatri ed ostetriche.

Le banche del latte

Nonostante il Covid-19 abbia causato una sensibile riduzione della donazione del latte umano, in Italia sono state inaugurate due nuove blud, portando a 40 il numero totale di banche del latte. Una risorsa fondamentale anche per soddisfare le necessità dei neonati nati prematuri o affetti da altre patologie. L’appello di sensibilizzazione “Proteggere l’allattamento: una responsabilità da condividere” è sostenuto anche dalla Federazione Nazionale Ordini della Professione Ostetrica (Fnopo) da sempre impegnata nel radicare l’idea che il sostegno all’allattamento materno è una questione di salute pubblica fondamentale.



www.repubblica.it 2021-10-01 18:53:39

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