Tumori, in molti ospedali manca ancora lo psiconcologo
LO PSICONCOLOGO è una figura necessaria per la maggior parte dei pazienti, eppure è presente in pochissime realtà. A denunciarlo è Gabriella Pravettoni, direttrice della Psiconcologia presso l’Istituto europeo di oncologia di Milano, intervenuta oggi nel corso del webinar online ‘La multidisciplinarietà nelle reti oncologiche regionali’, organizzato dall’Associazione Professionale di Estetica Oncologica (APEO). “Quando il paziente vive lo shock della diagnosi ha necessità di un supporto, perché la sua psiche ne esce devastata: si trova improvvisamente senza progetti, deve ricostruire una nuova vita, con l’esigenza di ripensare il proprio percorso nella sua completezza”, ha spiegato Pravettoni: “Per questo la legge italiana riconosce l’importanza di questa figura negli ospedali. Nei fatti, però, in poche realtà è presente tutti i giorni”.
Ormai da molti anni si sottolinea l’importanza di accompagnare i pazienti in ogni aspetto della loro vita con la malattia, di offrire un supporto completo. La psiconcologia fa parte di questa visione, così come anche la nutrizione e la fisioterapia, come ricorda Massimo Bonucci, presidente ARTOI (Associazione di Ricerca Terapie Oncologiche Integrate: “Teniamo molto al concetto di multidisciplinarietà, ma non ovunque in Italia sono garantiti gli stessi servizi”.
Anche prendersi cura degli effetti delle terapie sulla pelle, le unghie, i capelli e in generale l’aspetto fisico di un paziente è importante. Oggi sono più di 500 le estetiste oncologiche formate in tutta Italia, che collaborano con gli ospedali spesso attraverso le associazioni di volontariato. “Come Apeo ci occupiamo di formare le estetiste che si occuperanno del benessere dei pazienti in reparto”, spiega Carolina Redaelli, presidente dell’associazione: “Le accompagniamo a conoscere le neoplasie e le tossicità cutanee, in un percorso che prevede anche moduli di psiconcologia, in modo che possano diventare una delle importanti figure che vivono la malattia con il paziente. Allo IEO è stato svolto uno studio per dimostrare quanto questo lavoro sia determinante nella riduzione dello stress e nel miglioramento della qualità di vita dei malati. Abbiamo un corso per formare le estetiste con rigidi protocolli di lavoro. Siamo molto attenti alla scientificità e svolgiamo aggiornamenti e congressi”.
“Gli effetti collaterali delle cure utilizzate per contrastare la malattia influiscono negativamente sull’individuo”, si legge nella lettera che Maria Stella Gelmini, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, ha inviato ai partecipanti al seminario: “A questo modo di reagire, oggi abbiamo la possibilità di apportare sostegno attraverso la crescente collaborazione tra professioni mediche e quelle del benessere estetico che, grazie ai progressi della ricerca in questo ambito, si prende cura del malato. Va sicuramente sottolineato che tale meritevole impegno può e deve integrarsi al meglio, nell’interesse del paziente, con le reti oncologiche regionali”. “Quando c’è una regia esterna che coordina, monitora e orienta le azioni – conclude Paolo Ursillo, dirigente medico AGENAS, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali – si riescono a ottenere risultati migliori: una maggiore fruibilità dei servizi e una riduzione della mobilità dei pazienti”.
www.repubblica.it 2021-10-29 16:24:56