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ANSA/Giovane morto in strada a Roma, lo ha ucciso il freddo – Sanità

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(ANSA) – ROMA, 10 DIC – A ventisette anni è morto vicino la
stazione Termini di Roma. Ad uccidere il giovane, originario
della Guinea, potrebbero essere state le basse temperature degli
ultimi giorni. Sul suo corpo, infatti, i carabinieri non hanno
rinvenuto alcun segno di violenza. E il caso riaccende i
riflettori sull’emergenza freddo che ogni anno si abbatte sui
più fragili, sui tanti clochard che popolano le strade delle
grandi città, mietendo vittime.
   
Il cadavere è stato rinvenuto sotto il porticato di piazza
dei Cinquecento. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine,
probabilmente era un senza fissa dimora, già noto alle forze
dell’ordine. Dal Campidoglio, l’assessora al Sociale Barbara
Funari, sottolinea come “purtroppo” siano “ancora tanti a vivere
nella nostra città senza una casa e senza cure, alcuni di loro
affetti anche da patologie croniche o da disturbi psichiatrici.
   
Bisogna impegnarci per un grande lavoro sociale e sanitario che
possa rispondere a questi bisogni”.
   
Per “troppo” tempo a Roma sono stati “tagliati i luoghi per
l’accoglienza, senza individuare percorsi di presa in carico
concreta e integrata di chi vive nella povertà più estrema.
   
Stiamo correndo contro il tempo – spiega Funari -, lavorando
anche in stretta sinergia con i municipi e con l’assessore Tobia
Zevi per la ricerca di spazi comunali nuovi da mettere a
disposizione, per aumentare i posti per offrire riparo dal
freddo, così da intercettare anche tante situazioni di fragilità
che necessitano di urgenti cure mediche”.
   
Il piano freddo della Capitale ha messo in campo dal primo
dicembre 95 posti per l’accoglienza notturna e prevede fino al
30 marzo altri luoghi più piccoli e gestibili dislocati nei
diversi quartieri. Nelle previsioni del Campidoglio si potrà
contare poi su 106 posti prima di Natale e altri 60 dopo le
feste per accogliere e dare assistenza a chi ha difficoltà a
spostarsi dal proprio municipio di appartenenza. Tutti posti che
andranno ad aggiungersi all’accoglienza ordinaria già esistente.
   
E la titolare al Sociale non esclude la possibilità di mettere
in campo anche delle tensostrutture riscaldate con servizi
idonei all’accoglienza e permanenza. “Non sono d’accordo
all’utilizzo, come in passato, dei sottopassaggi delle metro”,
aveva spiegato Funari nei giorni scorsi. (ANSA).
   

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