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Friuli Venezia Giulia, Aiom: “Necessario attivare al più presto la Rete Oncologica“

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REALIZZARE un progetto che fino ad ora è rimasto solo sulla carta e che, se attuato, garantirebbe cure anti-tumorali uniformi su tutto il territorio. Si tratta della Rete Oncologica regionale in Friuli Venezia Giulia. In che modo attivarla e renderla operativa il più presto possibile è stato il tema al centro dell’incontro promosso da Aiom, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, e da FederAnziani nell’ambito del tour organizzato per incontrare gli assessori alla Sanità di tutta Italia.

 

L’impegno per attivare la Rete oncologica

“Il Friuli Venezia Giulia è una Regione piccola e complessa al tempo stesso”, dice Saverio Cinieri, Presidente Nazionale Aiom: “Può vantare, a livello di oncologia medica, ottimi professionisti e strutture sanitarie di livello internazionale. La priorità adesso deve essere mettere la Rete in grado di funzionare e uniformare così il livello di assistenza”. Come assicurare l’assistenza, senza costringere i pazienti a percorrere grandi distanze, a volte anche di 80-100 chilometri? Secondo Alessandra Bearz, Coordinatore AIOM per il Friuli Venezia Giulia, la Rete rappresenta la soluzione migliore per vincere le sfide che oggi pone l’oncologia moderna: “L’accesso alle terapie, per esempio, funziona meglio se è attivo a livello regionale un Molecular Tumor Board (MTB) capace di consentire una maggiore personalizzazione delle cure. Lo stesso discorso vale per i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PTDA), che devono essere costituiti a livello regionale”. L’impegno è quindi quello di rendere una realtà la Rete, il prima possibile. “Prossimità e assistenza sul territorio sono gli obiettivi che questa nuova organizzazione sanitaria regionale deve assolutamente perseguire”, aggiunge Gianna Zamaro, Direttore centrale Salute, politiche sociali e disabilità del Friuli Venezia Giulia.

 

L’altra “pandemia” del cancro

Con il Covid, inoltre, la necessità di riorganizzare sistemi sanitari che siano capaci di rispondere a una maggiore richiesta di cure è diventata ancora più urgente. “La pandemia ha in parte distolto l’attenzione dalle esigenze dei pazienti oncologici e, purtroppo, già oggi se ne stanno vedendo le conseguenze”, afferma Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani: “Ci dobbiamo attendere un’altra pandemia nei prossimi anni che è quella da cancro. Stiamo assistendo a un aumento di casi ed è perciò importante che i sistemi sanitari vengano riorganizzati. Bisogna ripartire dai singoli territori perché è arrivato di attivare finalmente Reti efficaci in tutte le Regioni della Penisola”. Intanto, la Regione Friuli Venezia Giulia si è detta pronta a collaborare. “Ringraziamo Aiom e Senior Italia FederAnziani per la sollecitazione che ci hanno dato – conclude Riccardo Riccardi, Vicegovernatore della Regione con delega alla Salute e siamo pronti a fare la nostra parte nell’interesse dei pazienti”.



www.repubblica.it 2021-12-22 16:58:33

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