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Covid in gravidanza non danneggia sviluppo neurologico bimbo – Medicina

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(ANSA) – ROMA, 05 GEN – L’esposizione al Covid-19 in utero
non influisce sullo sviluppo neurologico del nascituro, tuttavia
i bimbi nati durante la pandemia possono presentare uno sviluppo
delle abilità sociali e motorie a 6 mesi leggermente inferiori a
quelle dei bambini nati prima della pandemia. Lo rivela uno
studio della Columbia University Irving Medical Center,
pubblicato su Jama Pediatrics, che analizza i risultati dei test
di monitoraggio dello sviluppo di 255 bambini nati al Morgan
Stanley Children’s Hospital e all’Allen Hospital di NewYork tra
marzo e dicembre 2020.
   
I bambini nati in quel periodo avevano punteggi più bassi di
quelli nati prima della pandemia indipendentemente dal fatto che
le loro madri avessero avuto o no il Covid-19 durante la
gravidanza.
   
“I bambini nati da madri che hanno infezioni virali durante
la gravidanza hanno un rischio maggiore di deficit dello
sviluppo neurologico, quindi pensavamo di rilevare alcuni
cambiamenti nello sviluppo neurologico dei bambini le cui madri
avevano contratto il Covid durante la gravidanza”, afferma Dani
Dumitriu della Columbia University Vagelos College of Physicians
and Surgeons, primo autore dello studio. “Siamo rimasti sorpresi
di non trovare assolutamente alcun segnale che suggerisse che
l’esposizione al Covid in utero fosse collegata a deficit dello
sviluppo neurologico”.
   
Per quanto riguarda il punteggio ai test di monitoraggio
dello sviluppo, inoltre, per i bambini nati in epoca Covid
questi erano leggermente più bassi in aree come le abilità
motorie e sociali, ma non in altre, come le capacità di
comunicazione o di risoluzione dei problemi. “Non si trattava di
grandi differenze, il che significa che non abbiamo riscontrato
un tasso più elevato di effettivi ritardi nello sviluppo nel
nostro campione di poche centinaia di bambini, ma solo piccoli
cambiamenti nei punteggi medi tra i gruppi”, precisa Dumitriu.
   
Per il ricercatore, tuttavia, “questi piccoli cambiamenti
meritano attenzione perché a livello di popolazione possono
avere un impatto significativo sulla salute pubblica”. (ANSA).
   

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