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Asma grave, scoperto come i batteri innescano le crisi

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CHE batteri e allergeni possano innescare una crisi di asma è noto, ma ora un gruppo di ricercatori statunitensi ha scoperto perché. Come spiegano su Science Translational Medicine, alcuni batteri, come Klebsiella pneumoniae, stimolano l’attività di una molecola chiamata oncostatina M, responsabile dell’infiammazione e dell’iperproduzione di muco. I risultati del loro studio aprono la strada alla possibilità di prevenire gli eventi acuti della malattia, particolarmente pericolosi, con una terapia mirata: un anticorpo messo a punto per agire in modo selettivo contro l’oncostatina M, per ora sperimentato nei topi.

 

L’asma grave: non una malattia sola

L’asma è una delle malattie croniche più diffuse sul pianeta e la più diffusa nei bambini. Secondo l’Oms, nel 2019 ne erano affette 262 milioni di persone e la condizione è ritenuta responsabile della morte di 461 mila di queste. Tosse, respiro sibilante, mancanza d’aria e senso di costrizione al torace sono sintomi comuni di una crisi asmatica, ma ci possono essere diverse cause scatenanti. In altre parole non esiste un solo tipo di asma: alcune forme possono essere ben controllate attraverso i trattamenti convenzionali, altre invece non rispondono affatto (nemmeno agli steroidi). E per queste tipologie mancano ancora delle terapie.

 

Lo studio

Di qui l’importanza del nuovo studio. Guidati da Sarah Headland dell’azienda Genentech, i ricercatori hanno analizzato le biopsie delle vie aeree di 57 pazienti affetti da asma grave, di 28 con asma lieve o moderato e di 16 persone sane dopo averle esposte al lipopolisaccaride (Lps), una molecola che compone la membrana cellulare esterna di alcuni batteri. È emerso che nei campioni dei pazienti con asma grave Lps attiva in maggior misura l’oncostatina M, una molecola coinvolta nelle risposte immunitarie e infiammatorie secreta da cellule del sistema immunitario, in particolare dai macrofagi polmonari.

 

Verso una terapia mirata

Ripetendo gli esperimenti su diversi tipi di cellule umane in coltura, esposte sia a Lps sia al batterio Klebsiella pneumoniae, gli autori hanno dimostrato che l’attivazione di oncostatina M è il fattore necessario e sufficiente a guidare la reazione esagerata del sistema immunitario e a scatenare l’infiammazione e la produzione di muco nell’asma grave. Il passo successivo è stato mettere a punto un anticorpo specifico in grado di bloccare l’oncostatina M. Grazie ad esso, gli scienziati hanno dimostrato di poter prevenire l’infiammazione che innesca la crisi asmatica in un modello animale. “Complessivamente – concludono – questi risultati forniscono un razionale scientifico per lo sviluppo clinico di una terapia target per prevenire la progressione dell’asma”.

 

Immagine: Annie Spratt on Unsplash



www.repubblica.it 2022-01-14 16:01:09

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