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Oms, 1,5 mln morti per tbc nel 2020,annullati anni progressi – Sanità

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(ANSA) – ROMA, 22 MAR – A partire dal 2000, circa 66 milioni
di vite sono state salvate, grazie agli sforzi globali per porre
fine alla tubercolosi. Ma la pandemia di Covid-19 ha “annullato
anni di progressi compiuti nella lotta per porre fine alla
malattia”. Per la prima volta in oltre un decennio, i decessi
per tubercolosi sono aumentati nel 2020, anno in cui 9,9 milioni
di persone si sono ammalate di Tbc e 1,5 milioni sono morte. A
ricordarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che
chiede “maggiori investimenti” in vista della Giornata mondiale
dedicata alla lotta contro questa malattia, che si celebra il 24
marzo.
   
La tubercolosi rimane uno dei killer infettivi più letali al
mondo. Ogni giorno, quasi 28.000 persone si ammalano e oltre
4.100 persone perdono la vita a causa di questa malattia
prevenibile e curabile. La data del 24 marzo ricorda il giorno,
del 1882, in cui il dottor Robert Koch annunciò di aver scoperto
il batterio che causa la tubercolosi, il Mycobacterium
tuberculosis, aprendo così la strada alla diagnosi e alla cura
di questa infezione polmonare.
   
Il tema scelto per la Giornata mondiale 2022 è “Investire per
porre fine alla tubercolosi. Save Lives” e trasmette “l’urgente
necessità di investire risorse per intensificare la lotta e
raggiungere gli impegni presi dai leader globali”. Ciò, ricorda
l’Oms sul portale web, è “particolarmente critico nel contesto
della pandemia di Covid-19 che ha messo a rischio i progressi
fatti per porre fine alla tubercolosi e per garantire un accesso
equo alla prevenzione e all’assistenza”, resa più difficile
dalla crescente diffusione di batteri resistenti alle terapie.
   
(ANSA).
   

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