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Covid: 53.588 positivi, 118 le vittime – Sanità

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Sono 53.588 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 70.803. Le vittime sono invece 118, in calo rispetto alle 129 di ieri. Sono 364.182 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 477.041. Il tasso di positività è al 14,7%, sostanzialmente stabile rispetto al 14,8% di ieri. Sono 489 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42. I ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra quota 10mila: sono 10.017, ovvero 68 in più rispetto a ieri.

Lo stato d’emergenza è finito, ma la la pandemia no: per questo servono ancora prudenza e gradualità. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella trasmissione Mezz’ora in più di Rai 3. “Sarebbe antistorico affrontare pandemia come abbiamo fatto due anni fa. Ora non siamo più in una fase di emergenza, ma servono ancora pridenza e gradualità, bisogna lavorare per raffrorzare il Servizio sanitario nazionale, dobbiamo continuare a usare la mascherina, occorrono cautela e attenzione”.

Per la terza decade di aprile è in programma una valutazione relativa all’uso delle mascherine, per decidere come orientarsi a partire del primo maggio, data attualmente prevista per la fine dell’obbligo di indossarle nei luoghi chiusi, ha detto il ministro della Salute. “Continuo a considerare le mascherine fondamentali. In questo momento sono obbligatorie al chiuso e – ha detto il ministro – ne valuteremo l’utilizzo nella terza decade di aprile, per capire bene quali scelte compiere dal primo maggio”.

E’ attesa la prossima settimana un’indicazione condivisa della Commissione Europea sulla quarta dose del vaccino anti-Covid, ha detto  Speranza, nella trasmissione Mezz’ora in più di Rai 3. “Sulla quarta dose penso che a livello eurpeo abbiamo fatto una scelta giusta: martedì – ha detto il ministro – c’è stata la riunione dei ministri della Salute e, su mia proposta, la Commissione Europea la prossima settimana darà un’indicazione condivisa. Tutti i Paesi, come sempre avviene, stanno studiando e stanno approfondendo i dati. Si rischiava che ognuno decidesse una cosa diversa”.

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