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Mammografia, valutare la densità del seno con l’intelligenza artificiale

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Seno denso: una definizione che indica che la componente ghiandolare all’interno della mammella è elevata. Ed è un doppio problema, perché rende le mammografie più difficili da leggere e perché aumenta il rischio di sviluppare un tumore fino a sei volte. Questa condizione è comune: interessa circa la metà delle donne dai 40 in su. E dal momento che influenza le probabilità di ammalarsi – e anche il tipo di esame consigliato dalle linee guida europee – classificarla nel modo giusto è fondamentale.

Per questo si stanno mettendo appunto strumenti sempre più precisi e avanzati per classificare in maniera coerente e accurata la densità del seno durante la mammografia. Tra questi vi è TRACE4BDensit, un programma di intelligenza artificiale (IA)  in grado di imparare a svolgere in modo automatico compiti tipicamente affidati alla percezione visiva di persone esperte. Il software, presentato su Radiology: Artificial Intelligence, è stato sviluppato dall’italiana DeepTrace Technologies, spin off universitario della Scuola IUSS di Pavia, in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, dell’IRCCS Policlinico San Donato e del Centro Diagnostico Italiano, guidati da Francesco Sardanelli, responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini presso l’IRCCS e professore ordinario presso l’ateneo meneghino.

Le categorie della densità

Nella pratica clinica attuale, la densità mammaria viene per lo più valutata visivamente, con riferimento alla classificazione A, B, C, D dell’American College of Radiology: dalla classe A per mammelle quasi interamente adipose alla classe D per mammelle estremamente dense. La valutazione visiva è però, ovviamente, soggetta alla variabilità degli osservatori. L’obiettivo dei ricercatori era quindi realizzare uno strumento che superasse il problema della soggettività.

L’occhio dell’AI

“TRACE4BDensity può aiutarci a fornire consigli alle donne con seno denso, circa la possibilità di avere, dopo una mammografia negativa, screening supplementari con ecografia, risonanza magnetica o mammografia con mezzo di contrasto”, spiega Sardanelli: “A differenza degli Stati Uniti, infatti, molti paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia, non contemplano una normativa che richieda al medico di fornire alle donne con seno denso una serie di informazioni circa possibili esami aggiuntivi. Questo software, quindi, si rivela utile sia per i radiologi sia per le pazienti”.

Il sistema si basa su un tipo di intelligenza artificiale sofisticata (chiamata deep learning supervisionato con reti neurali convoluzionali) ed è stato addestrato sotto la supervisione di sette radiologi esperti che, in maniera indipendente, hanno valutato visivamente 760 mammografie. Nei test, ha dimostrato un’accuratezza dell’89% nel distinguere tra mammelle dense e mammelle non dense.



www.repubblica.it 2022-04-13 12:27:24

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