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Accupril: ecco perché Pfizer ritira negli Usa alcuni lotti del farmaco sotto accusa

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Può formarsi quando grigliamo la carne oppure quando l’olio supera il ‘punto di fumo’ e mettere a rischio la nostra salute. E’ la nitrosamina, una sostanza ritenuta cancerogena e che può essere contenuta – entro certi limiti – anche in alcune sostanze. Proprio per questo, in via precauzionale, Pfizer ha richiamato dal mercato cinque lotti di Accupril, un farmaco per la pressione alta, dopo aver scoperto che contenevano delle nitrosamine in quantità superiori a quelle che possono essere assunte ogni giorno senza correre rischi. Il problema non riguarderebbe Italia ed Europa perché i lotti in questione sarebbero stati distribuiti sono negli Stati Uniti e in Porto Rico.

A cosa serve il farmaco ritirato

Accupril è un farmaco a base del principio attivo Quinapril Cloridrato, appartenente alla categoria degli ACE inibitori ed è utilizzato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa sistemica e dell’insufficienza cardiaca congestizia. In oltre trent’anni di utilizzo, il medicinale ha dimostrato di essere sicuro e Pfizer ha dichiarato di non essere al corrente di eventi avversi legati al suo utilizzo. In un comunicato, l’azienda fa sapere che ritiene che il profilo rischio/beneficio dei prodotti rimanga positivo sulla base dei dati attualmente disponibili. Sebbene l’ingestione a lungo termine di N-nitroso-quinapril possa essere associata a un potenziale aumento del rischio di cancro nell’uomo, non vi è alcun rischio immediato per i pazienti che assumono questo farmaco. I pazienti che attualmente assumono questi prodotti devono consultare il proprio medico sulle opzioni di trattamento alternative.

La scelta del ritiro
Come mai allora il ritiro del farmaco? La scelta di ritirare i lotti contenenti una quantità elevata di Nnitroso-quinapril è stata presa dall’azienda in totale autonomia, senza alcuna imposizione da parte di agenzie esterne (come la Food and Drug Administration). Non è legata, inoltre, a un rischio immediato per i pazienti. La nitrosamina in questione, infatti, può causare dei danni solo se assunta per un lungo periodo di tempo. I lotti di Accupril sono stati ritirati proprio per ridurre al minimo l’eventualità che qualcosa del genere potesse accadere poiché soltanto in questi lotti sono state individuate tracce di contaminazione con quantità eccessive di nitrosamine.

Quali sono i lotti ritirati

I cinque lotti ritirati sono: DR9639 Accupril 10 mg con scadenza 31 marzo 2023; DX8682 Accupril 20 mg con scadenza 31 marzo 2023; DG1188 2022 Accupril 20 mg con scadenza 31 maggio 2022; DX6031 Accupril 40 mg con scadenza 31 marzo 2023 e CK6260 2022 Accupril 40 mg con scadenza 31 maggio 2022. Le farmacie sono invitate a sospendere immediatamente la dispensazione di questi lotti che andranno immagazzinati in area sicura e predisposti per il ritiro secondo le normali procedure in vigore.

Che cos’è la nitrosamina

Piccole quantità di nitrosamine sono presenti nell’acqua e in alcuni alimenti tra cui i salumi e i latticini. Un loro consumo entro certi limiti, quindi, non rappresenta un rischio. Il discorso cambia quando la concentrazione di queste sostanze diventa maggiore. In particolare, all’interno del medicinale era presente un livello più alto del normale di Nnitroso-quinapril, pericolosa a dosi elevate. “Le nitrosammine – spiega Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione nazionale oncologia medica (Aiom) – sono dei composti organici e la loro pericolosità è legata allo ione nitrito di cui ricordiamo le notizie di anni fa quando in Umbria i salami e i prosciutti venivano conservati appunto con i nitriti e fu rilevato un rischio aumentato di cancro dello stomaco in quelle popolazioni che era superiore alla media nazionale”.

Le nitrosamine nei farmaci

Per legge i nitriti adesso non sono più usati per la conservazione dei salumi e c’è una regolamentazione europea del 2021: “Si va a testare il contenuto di nitrosamine all’interno dei medicinali e se questo composto organico è presente in una misura superiore a quelli che sono i limiti di legge europei, allora il farmaco deve essere ritirato dal commercio perché evidentemente c’è stato un problema durante la produzione”, prosegue Cinieri che precisa: “Ciò non toglie che quelli contenuti nei farmaci hanno comunque dei valori infinitesimali, cioè al di sotto di questi valori soglia non dobbiamo preoccuparci”.

Le precauzioni in cucina e quando si fa la spesa

Al di là di questa notizia che ora sta facendo crescere l’attenzione sulle nitrosamine, queste sostanze possono arrecare danno alla salute anche dalle nostre cucine. “Soprattutto ora che arriva la bella stagione – prosegue Cinieri – bisogna stare attenti che durante le grigliate la carne non sia bruciata perché all’interno della parte croccante si formano delle molecole che possono essere cancerogene. Attenzione anche a non superare il cosiddetto ‘punto di fumo’ con l’olio che sviluppa sostanze tossiche e poi il fumo di sigaretta che contiene insieme a tantissime altre sostanze cancerogene anche le nitrosamine”. Attenzione anche quando si fa la spesa: “Soprattutto in alcune zone del centro-sud Italia – spiega il presidente Aiom – alcuni vendono frutta e verdura su strada asfaltata. Anche se si tratta di prodotti validi dal punto di vista del sapore e della qualità, deve essere lavata con un po’ più attenzione perché le nitrosamine dall’asfalto si depositano su frutta e verdura”.



www.repubblica.it 2022-04-26 16:44:39

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