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Contaminato da virus animale: per questo è morto il primo trapiantato con cuore di ma…

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A circa due mesi dalla morte di David Bennett, il primo uomo cui era stato trapiantato il cuore geneticamente modificato di un maiale, è stata scoperta la causa del decesso. Il cuore che gli era stato trapiantato era contaminato con un virus animale, cosa che, secondo i medici trapiantologi, potrebbe aver contribuito al decesso.

Il trapianto di Bennett, o meglio lo xenotrapianto (tra specie diverse), morto dopo due mesi dall’intervento sperimentale condotto da Bartley Griffith della University of Maryland School of Medicine, era stato salutato dalla scienza mondiale come una strada promettente di salvezza per tutti quei malati con patologie cardiache talmente gravi da essere esclusi addirittura – come nel caso del paziente americano – dalle liste dei trapianti. Una esclusione su cui pesa anche la scarsezza di organi disponibili, che quindi vengono riservati a chi ha maggiori chance di sopravvivenza. Ma se gli organi possono essere prelevati anche da maiali geneticamente modificati per renderli compatibili con l’organismo umano, la situazione potrebbe essere diversa.

Niente rigetto a un mese

Nel caso di Bennett, infatti, non c’era stato alcun rigetto a un mese dal trapianto – lasso di tempo definito critico – e il paziente sembrava in ripresa quando, appena una decina di giorni dopo, è cominciato il peggioramento che lo ha poi portato al decesso. “Sena alcuna causa apparente”, precisò l’ospedale.

Adesso la causa è stata trovata: un cytomegalovirus suino, infezione prevenibile, cheavuto effetti nefasti sull’intervento. “Stiamo cominciando a capire i motivi della morte – ha spiegato Griffith – e credo che il virus sia o possa essere il responsabile”. Un errore imperdonabile, visto che i maiali destinati a fornire organi per i trapianti devono essere ovviamente virus-free: l’azienda di Biotecnologie che ha allevato e modificato geneticamente il maiale, la Revivicor, non ha commentato la notizia né ha emanato un comunicato sul virus. Ma altri scienziati precisano che spesso il virus si nasconde nella profondità dei tessuti dove non è rilevabile.

Sarebbe vissuto comunque?

“Sconcertante, il maiale ovviamente era previsto fosse privo di patogeni, e questo patogeno è anche significativo”, ha commentato Mike Curtis, amministratore delegato di eGenesis, azienda che si occupa di allevare maiali destinati ai trapianti. “Sarebbe vissuto Bennett senza il virus? Non lo sappiamo ma l’infezione non ha aiutato e ha contribuito al fallimento”.

Questa notizia imporrà un brusco stop agli xenotrapianti? In realtà alcuni specialisti ritengono che organi come quello impiantato a Bennett possano durare per anni e che invece siano indispensabili procedure più stringenti per individuare virus e patogeni.

Il rigetto problema principale

Oggi infatti il maggiore ostacolo agli xenotrapianti è legato al robusto rigetto del sistema immunitario umano. Per questo sono stati modificati i maiali, togliendo alcuni geni e aggiungendone altri in modo da poter rendere gli organi meno aggredibile dal sistema immunitario. Il cuore usato su Bennett aveva ben dieci modifiche genetiche.

 



www.repubblica.it 2022-05-06 09:32:02

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