Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Oscar, i vincitori della statuetta più longevi degli altri

31

- Advertisement -


“And the winner is…..”. Per i cinefili, questa frase è una sorta di must indimenticabile che anno dopo anno indica chi ha vinto la statuetta dell’Oscar. Ma per chi riceve il premio, rispetto ai colleghi, il riconoscimento potrebbe anche diventare una sorta di passaporto per la longevità.

Chi vince la statuetta vive più a lungo

Mediamente, infatti, i vincitori tendono ad avere una vita più lunga rispetto agli altri attori. E la regola varrebbe per entrambi i sessi, anche considerando quanto nel tempo l’aspettativa di vita si è allungata, dagli anni 30 ad oggi.

Lo studio su 934 nominati e vincitori

A segnalare questa curiosa associazione, pari in media al 4,8% in più di longevità per i vincitori delle statuette rispetto ad una popolazione di colleghi comunque prestigiosi del mondo del cinema, è una ricerca apparsa su Plos ONE. Lo studio è stato condotto da un’equipe coordinata da Donald Redelmeier, docente di Medicina all’Università di Toronto.

Lo studio ha preso in esame ben 934 vincitori di Oscar o che comunque avevano ricevuto la nomination, dal 1929 al 2020, mettendoli a confronto in termini di durata della vita con una popolazione simile di attori che avevano recitato nello stesso film. Ovviamente sia termini di genere che di età sono stati considerati soggetti simili. Alla fine sono stati valutati oltre 2100 protagonisti del grande schermo.

Confrontando la durata di vita, si è visto che chi ha vinto l’Oscar in base a dati reali ha vissuto mediamente per 77,1 anni, contro i 73,7 anni di chi è stato nominato ma è rimasto a bocca asciutta ed i 73,6 di altri protagonisti del film. Attenzione però: considerando l’aumento dell’aspettativa di vita, i dati sono stati riesaminati con un modello statistico specifico, arrivano alla conclusione che chi vince l’Oscar può attendersi di campare circa cinque anni in più rispetto agli altri attori.

Come si spiega la differenza

Spiegare i motivi di questa associazione, che è assolutamente matematica e non certo causale, appare difficile. Tra le ipotesi sollevate dallo studio ci sono la particolare attenzione allo stile di vita che si può associare allo “status” di vincitore della statuetta e il calo dello stress per la carriera legato al riconoscimento che rappresenta un importante obiettivo per chi recita nei film.

“Verrebbe da dire che chi vince smette di rosicare – sottolinea con una battuta Enrico Zanalda, co-presidente della Società Italiana di Psichiatria (Sip). È una tale soddisfazione che potrebbe aumentare l’amor proprio verso sé stessi, ridurre l’invidia verso chi ha già avuto il premio e il risentimento verso chi non ha saputo riconoscere le capacità dell’attore e non l’ha premiato precedentemente. Credo che questa ipotesi potrebbe essere valutata anche rispetto ad altri premi così importanti che segnano la carriera di una persona e fanno entrare chi la vince in una sorta di “Olimpo”.

L’Oscar cambia la vita: anche quella di coppia

Ovviamente, siamo nel campo delle ipotesi. D’altro canto che l’Oscar cambi la vita delle persone è dimostrato da un altro studio, ormai datato, sempre condotto da esperti dello stesso ateneo e dell’Università Carnegie Mellon. Stando ai risultati di quell’indagine, le donne che sono arrivate alla statuetta come protagoniste avrebbero una maggior tendenza a veder finire il loro matrimonio, a distanza di non molto tempo dalla serata della premiazione. Chiave di lettura possibile.

Secondo gli studiosi che hanno condotto l’indagine potrebbe essere la prevalenza, in termini economici o di carriera, della donna rispetto al partner. Insomma, si tratterebbe di un successo che tende a ridurre la longevità delle nozze perché, almeno all’epoca dello studio, andava in qualche modo ad influire su una percezione sociale.

A riprova di questa interpretazione, di questo si tratta, c’è un ulteriore dato. Se a vincere l’Oscar è un attore, la sua liaison di coppia si mantiene statisticamente inalterata nel tempo rispetto ai colleghi che non hanno avuto l’ambita statuetta.



www.repubblica.it 2022-05-21 09:12:00

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More