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Covid: vaccino in gravidanza protegge bimbo nei primi 4 mesi – Focus Vaccini

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(ANSA) – ROMA, 03 GIU – Il rischio di contrarre Covid-19 è
inferiore nei primi quattro mesi di vita se la madre viene
vaccinata durante la gravidanza. Lo dimostra un nuovo studio
guidato dall’Istituto norvegese di salute pubblica, pubblicato
su Jama Internal Medicine.
   
Attualmente, nessun vaccino contro il coronavirus è approvato
per i bambini sotto i 5 anni. Poiché i piccoli hanno un rischio
maggiore di un decorso grave della malattia rispetto ai bimbi
più grandi, sono particolarmente vulnerabili. Se la madre può
proteggere il bambino durante i primi mesi di vita vaccinandosi
in gravidanza, il beneficio è doppio sottolineano gli esperti,
poiché il vaccino protegge sia mamma che figlio. “Questa è una
buona notizia per le donne in gravidanza – specifica Ellen en
Carlsen, prima autrice dello studio – che probabilmente
trasmettono anticorpi al loro bambino se vengono vaccinate
durante la gravidanza, proteggendoli così dalle infezioni
all’inizio della vita”.
   
Gli studiosi hanno analizzato i dati del registro norvegese di
preparazione alle emergenze per Covid-19 (Beredt C19). Nello
studio sono inclusi 21.643 bambini nati in Norvegia tra
settembre 2021 e febbraio 2022. I bimbi sono stati seguiti per
quattro mesi, o fino al 4 aprile 2022. Di questi, 9.739 sono
nati da una madre che ha ricevuto la sua seconda o terza dose di
un vaccino mRNA (Moderna o Pfizer) durante il secondo o il terzo
trimestre di gravidanza e sono stati confrontati con altri nati
da madri che non erano state vaccinate prima o durante la
gravidanza. I ricercatori hanno scoperto che nel primo caso il
neonato è risultato protetto per i primi quattro mesi dopo la
nascita. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che gli anticorpi
prodotti dopo la vaccinazione vengono trasferiti al feto e che
questi anticorpi durano per alcuni mesi dopo la nascita. Alcuni
degli effetti possono anche essere dovuti alla trasmissione di
anticorpi tramite il latte materno o al fatto che il bambino è
protetto indirettamente quando la madre ha un rischio inferiore
di essere infettata lei stessa, poiché potrebbe essere una
potenziale fonte di trasmissione. (ANSA).
   

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