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Trenta vele per sostenere i pazienti oncologici

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Trenta barche a vela si sono sfidate in una grande regata lungo la costa che va dalla Rotonda a Mare di Senigallia a Marina Dorica. Ad aggiudicarsi la vittoria è stata l’Interceptor di Luca Mosca, con i colori del Club Nautico di Senigallia. Ma a vincere, in realtà, è stata l’intera comunità delle Marche. Parliamo, infatti, della Regata per la Vita che si è svolta ieri, 3 luglio, e che ha permesso di raccogliere fondi per sostenere le associazioni di volontariato oncologiche della regione. “Anche quest’anno, grazie a questo evento, potremo aiutare concretamente centinaia di malati di cancro”, ha commentato Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche, Direttrice della Clinica Oncologica e membro del Direttivo Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica: “Per i pazienti, infatti, è fondamentale ricevere non solo le cure migliori possibili ma anche un’assistenza a livello sociale-psicologica e un aiuto nella vita di tutti i giorni. Questi servizi sono assicurati dalle diverse associazioni che operano sul nostro territorio e che ringraziamo per il loro prezioso lavoro”.

Un appuntamento atteso

“Regata per la Vita – dice Michele Caporossi, Direttore Generale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona – è diventata una irrinunciabile kermesse in continua crescita”. La manifestazione è realizzata in collaborazione con la Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona-Università Politecnica delle Marche, Marina Dorica di Ancona, Club Nautico di Senigallia e con l’armatore Alberto Rossi: “Tutti i velisti della nostra zona vogliono essere presenti in questo appuntamento, ormai, per sostenere l’iniziativa”, sottolinea il campione di vela: “Ho gareggiato per tutta la vita, come sportivo e come imprenditore, dando sempre il massimo, ma questa è l’unica manifestazione dove si capisce in modo inequivocabile che lo spirito è anche un altro. Spero vivamente che anche a livello istituzionale venga sempre di più compresa l’importanza di questo appuntamento che raccoglie in sé molteplici significati”. Parte attiva dell’iniziativa sono, ovviamente, anche la rete di associazioni di volontariato Marche “Marcangola”, la Lega Navale di Falconara Marittima e la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus. L’evento rievoca una tradizione degli anni 50, ricorda lo yacht designer Paolo Cori, che nella sua carriera è stato commentatore tecnico della Coppa America: “Al traguardo di Marina Dorica, dopo una regata in solitaria, primo Interceptor di Luca Mosca per i colori del Club Nautico Senigallia seguito dall’ottimo Farr 30 Andelstanken di Daniele Fornari per il Club Nautico Falconara e a completare il podio Stardust di Letterio Morabito per la LNI Ancona. Un’emozione unica l’insolita presenza della dragon boat delle Dragonesse tra le barche prima della partenza”.

La relazione tra attività fisica e salute

La regata, infatti, rappresenta un momento importante di vicinanza fra sport, pazienti oncologici e ricerca scientifica, come hanno sottolineato Alessandro Brandoni, Presidente Club Nautico di Senigallia, e Alessandro Domogrossi, Direttore de La Marina Dorica. Sempre di più, la ricerca sta mostrando il ruolo dell’attività fisica nel supportare le cure oncologiche: “Recenti studi hanno mostrato che l’attività fisica è in grado di portare ad una riduzione della massa tumorale, attraverso la stimolazione del sistema immunitario”, ha proseguito Saimon Conti, Presidente del Comitato Regionale Marche della FIV-Federazione Italiana Vela. “Questo appuntamento ci ricorda quanto siano collegati tra loro i temi dello sport, della ricerca scientifica, della salute e della solidarietà”, ha aggiunto Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche: “Comunicare questi valori al di fuori da aule e laboratori universitari è importante per la crescita dell’Ateneo e per il territorio”.

L’importanza del sostegno oltre le terapie

Tutti noi abbiamo avuto una persona cara che ha affrontato problemi gravi di salute e in quei momenti è stato fondamentale il rapporto umano e la presenza di sanitari a cui ci siamo affidati completamente, ricorda Massimo Conti, Delegato allo Sport UNIVPM in rappresentanza del Magnifico Rettore UNIVPM: “Lo sport ha un ruolo importante nella vita di tutti giorni, nel lavoro, nello studio e anche dopo aver affrontato una malattia, per affrontare nuove sfide, per avere fiducia in sé stessi e negli altri, ricreare relazioni umane, oltre ad essere una terapia contro la malattia stessa”. “Far parte di questa magica squadra che sostiene i progetti in ambito oncologico regionale ci indica la strada da seguire anche per il futuro: credere fortemente nei valori della salute e della prevenzione che si fondono alle regole e ai valori dello sport e del mare”, concludono Marisa Carnevali, presidente della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus, Daniele Montali Presidente Lega Navale di Falconara Marittima e Ivonne Rispigliati, Capitana della Squadra “A Dragon For Life”.



www.repubblica.it 2022-07-04 15:34:13

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