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Salute donne, per vegetariane +33% rischio frattura anca – Alimentazione

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(ANSA) – ROMA, 11 AGO – Un modello di vita alimentare
vegetariano è sano, tuttavia uno studio inglese mostra che per
le donne è necessaria una particolare cautela. Secondo la
ricerca, condotta dall’Università di Leeds su oltre oltre 26mila
donne inglesi e pubblicata su BMC Medicine, le donne che seguono
una dieta vegetariana hanno infatti un rischio di frattura
dell’anca più alto del 33% rispetto a chi consuma carne.
   
“Lo studio non intende dire alle persone di abbandonare la
dieta vegetariana”, precisa James Webster, principale autore
dello studio. “Come per qualsiasi dieta, è però importante
comprendere le circostanze personali e quali nutrienti sono
necessari per uno stile di vita sano ed equilibrato. Le diete
vegetariane possono variare ampiamente da persona a persona e
possono essere sane o non sane, proprio come le diete che
includono prodotti animali”.
   
In totale, le frattura dell’anca sul totale del campione
preso in esame durante la ricerca sono state 822, in circa 20
anni di osservazione, poco più del 3% del campione. Tuttavia i
vegetariani erano l’unico gruppo dietetico con un rischio
elevato di frattura dell’anca. Per Webster “ciò rende
particolarmente importante condurre ulteriori ricerche per
comprendere meglio i fattori che guidano l’aumento del rischio
nei vegetariani, che si tratti di particolari carenze
nutrizionali o di gestione del peso, in modo da poter aiutare le
persone a fare scelte sane”.
   
La frattura dell’anca, evidenzia la coautrice Janet Cade, “è
un problema sanitario globale con costi economici elevati, causa
perdita di indipendenza, riduce la qualità della vita e aumenta
il rischio di altri problemi di salute. Questo studio è un passo
importante per comprendere il potenziale rischio e e cosa si può
fare per mitigarlo”. (ANSA).
   

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