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La pillola che mima lo sport e potrebbe far dimagrire

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Una pillola al posto di lunghe e faticose sessioni di allenamento in palestra. Un solo farmaco che ha sull’organismo lo stesso effetto che avrebbe una regolare attività fisica. Per molti, gli obesi e le persone in sovrappeso soprattutto, è un sogno che si realizza. Per gli scienziati del Baylor College of Medicine, in Texas, è un traguardo concreto prossimo a essere raggiunto. Infatti, la scoperta di una forma alterata di un aminoacido che viene prodotto sia negli esseri umani che nei topi dopo aver fatto esercizio fisico, potrebbe presto diventare un rivoluzionario trattamento contro l’obesità.

Lo studio

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature, gli scienziati americani hanno chiarito il ruolo biologico della molecola lac-phe, che viene prodotta quando l’amminoacido fenilalanina reagisce con un’altra molecola chiamata lattato. Sembra infatti che lac-phe sia in grado di ridurre l’appetito dei topi dopo l’esercizio fisico. “Abbiamo scoperto che questo metabolita chiamato lac-phe può aumentare rapidamente la circolazione dopo l’esercizio, non solo nei topi, ma anche negli esseri umani”, spiega Yong Xu, scienziato che ha coordinato lo studio. “Abbiamo anche scoperto che questo metabolita può essere somministrato per sopprimere l’assunzione di cibo e ridurre il peso corporeo in un modello murino obeso”, aggiunge.

Xu e i suoi colleghi hanno analizzato il sangue di cinque topi indotti a correre su un tapis roulant. Gli studiosi hanno così scoperto che, come risultato di quell’esercizio fisico, la concentrazione di lac-phe è aumentata più di quella di qualsiasi altra molecola prodotta. In seguito, gli scienziati hanno somministrato a un gruppo di 12 topi obesi lac-phe o una soluzione salina di controllo ogni giorno per 10 giorni. In questo modo è stato possibile osservare che i topi trattati con lac-phe hanno consumato la metà del cibo rispetto ai topi del gruppo di controllo entro le 12 ore successive alla prima iniezione, portando a una perdita significativa di quasi 3 grammi di peso corporeo entro l’ottavo giorno. I ricercatori hanno anche somministrato lac-phe a topi magri e hanno scoperto che il composto non ha influenzato l’assunzione di cibo da parte degli animali. Questo suggerisce che la molecola sopprime l’appetito solo nei topi obesi.

Funziona solo nei topi obesi

“La mia teoria preferita – dice Xu – è che durante l’obesità, sappiamo che la barriera ematoencefalica potrebbe avere una maggiore permeabilità al lac-phe e ad altri segnali provenienti dalla circolazione, il che significa che lac-phe potrebbe avere un migliore accesso al cervello per sopprimere l’assunzione di cibo solo nei topi obesi, ma non nei topi magri. Attualmente stiamo indagando su questo”. Il team ha anche scoperto che le iniezioni di lac-phe non modificavano i livelli di attività dei topi obesi e non c’erano prove che riducesse il loro appetito semplicemente rendendo gli animali nauseati e meno interessati al cibo.

I ricercatori si sono poi concentrati sugli esseri umani. Hanno così reclutato persone per svolgere allenamento ad alta intensità, come sprint ed esercizi di resistenza. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che i livelli di lac-phe aumentano anche dopo l’esercizio fisico negli esseri umani, ma l’effetto sull’appetito deve essere ancora confermato. “Questo potrebbe portare allo sviluppo di una pillola che può essere utilizzata direttamente per sopprimere l’appetito per alcune persone che non possono fare attività fisica facilmente a causa di altre condizioni, invecchiamento o problemi alle ossa”, afferma Xu. “Abbiamo appena depositato un brevetto per utilizzare, si spera, questa conoscenza per curare malattie umane come l’obesità”, aggiunge.

I meccanismi per alterare l’appetito

“Il lavoro fornisce nuove informazioni sui meccanismi attraverso i quali l’esercizio altera l’appetito e l’assunzione di cibo nei topi, risultati che giustificano ulteriori indagini e verifiche negli esseri umani”, commenta sul New Scientist Hashim Islam, esperto dell’Università della British Columbia, in Canada. “Se lac-phe dimostra di essere effettivamente un potente regolatore dell’appetito e dell’assunzione di cibo negli esseri umani, potrebbe avere un vero potenziale terapeutico per combattere l’obesità e le malattie cardiometaboliche”, aggiunge.

La pillola mima-sport è in realtà un obiettivo che gli scienziati stanno perseguendo da decenni. Sempre di recente, ci si è avvicinati molto a questo traguardo con il composto noto come SIRT500, un potente mix di vitamina D, omega-3, lattoferrina, quercetina, vitamina C, zinco, melatonina e glutatione che, insieme ad alcuni attivatori di sirtuine, come la sinergia tra pterostilbene, politadina e onochiolo, sembrano in grado di replicare gli effetti benefici dell’esercizio fisico sulla salute. Queste sostanze infatti sarebbero in grado di attivare i cosiddetti “geni della longevità”, che producono proteine che favoriscono il metabolismo.

La caccia alla pillola mima-sport rimane ancora aperta, ma ora per la prima volta si iniziano a intravedere i primi promettenti risultati.



www.repubblica.it 2022-08-14 05:00:06

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