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Agopuntura contro il dolore, ecco le linee guida

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Le istituzioni sanitarie riconoscono l’efficacia dell’agopuntura per il trattamento del dolore: da pochi giorni la terapia è inserita nel Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. “Un riconoscimento importante per il nostro lavoro”, osserva Carlo Maria Giovanardi, presidente della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura FISA.

 

Il documento è stato proposto dalla società scientifica ed elaborato con il supporto di consulenti esterni, tra cui i ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Milano: “In base alla legge 24/2017 (legge Gelli) sulla responsabilità professionale, siamo chiamati come società scientifica a predisporre linee guida su materie di nostra competenza”, spiega Giovanardi. Un impegno autofinanziato che ha richiesto tre anni di lavoro per la valutazione degli studi disponibili, in base a criteri rigorosi come il modello PICO (acronimo inglese per Popolazione Intervento Confronto Esito), che permette di formulare quesiti mirati per valutare l’efficacia di una terapia.

Aghi contro farmaci per emicrania e lombalgia cronica

“Nel caso dell’agopuntura, verificandone l’efficacia rispetto ai farmaci”, spiega Giovanardi. “Dalle nostre valutazioni emerge, con un grado di certezza moderato – il secondo miglior risultato possibile in base alla scala prevista per le linee guida – che gli aghi hanno un’efficacia paragonabile a quella dei farmaci, ma effetti collaterali più contenuti”. In particolare le Linee guida riguardano l’impiego dell’agopuntura per trattare emicrania e lombalgia cronica: “Queste indicazioni saranno inserite nelle linee guida generali sul trattamento del dolore, con l’obiettivo di indirizzare i medici”, ricorda Giovanardi “Abbiamo scelto di lavorare su due tra le patologie che creano maggiori problemi a livello sociosanitario, presto se ne aggiungeranno altre, come la dismenorrea o la neuropatia da chemioterapici nelle pazienti operate di tumore al seno”.

Emicrania: efficacia simile ai farmaci, meno effetti collaterali

Sull’emicrania, in particolare, ci sono molti studi che mostrano come l’agopuntura garantisca risultati paragonabili a quelli dei farmaci con effetti collaterali decisamente più ridotti. “Il trattamento con gli aghi, in particolare se usato in integrazione con i farmaci, permette di ridurre la frequenza e la gravità degli attacchi”, ricorda Giovanardi. E una revisione sistematica pubblicata sulla rivista Frontiers in Neurology conferma che l’agopuntura è leggermente più efficace e molto più sicura dei farmaci per la profilassi dell’emicrania.

Benefici psicologici

Buoni risultati anche per quanto riguarda la lombalgia cronica, soprattutto in combinazione con il trattamento farmacologico e non, “senza dimenticare – ricorda Giovanardi – che l’agopuntura garantisce benefici sia fisici che psicologici che vanno al di là del sintomo per cui è stato praticato il trattamento”. Uno studio mostra che il 75% dei soggetti trattati con gli aghi ha notato cambiamenti positivi nei sintomi fisici, il 67% nei sintomi emotivi e mentali, e il 40% nello stile di vita.

La dose e i punti da trattare

Intanto la ricerca affina le metodologie, inserendo il concetto di dose: i trattamenti di agopuntura sono per definizione personalizzati, ed esistono stili diversi e prassi diverse, in Cina per esempio spesso i trattamenti sono quotidiani. “I punti utilizzabili sono centinaia, anche se un bravo agopuntore può lavorare bene trattandone in modo adeguato settanta/ottanta”, spiega Giovanardi. “Ma per stabilire l’efficacia della terapia è comunque necessario definire dei parametri di massima che riguardano il numero minimo di punti da trattare, la modalità di stimolazione e la durata del trattamento”.

Adesso questi trattamenti non si potranno ignorare

Si tratta ora di tradurre le Linee guida nella pratica clinica: “Ci vorrà del tempo – osserva Giovanardi – le linee guida della Società Europea di Urologia, per esempio, segnalano l’efficacia dell’agopuntura per trattare la sindrome del dolore prostatico, ma quanti sono gli specialisti che la consigliano?” Ci sono poi da superare le difficoltà rappresentate da normative regionali disomogenee, a fronte di un percorso formativo post-laurea già regolamentato negli aspetti formali dall’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio del 2013. “Ma ora questi trattamenti dovranno essere consigliati nei casi previsti, non sarà più ammesso ignorarli”, conclude il presidente FISA: “Abbiamo molte solide conferme sull’efficacia dell’agopuntura e cominciamo a conoscerne anche i meccanismi di azione, ora bisogna potenziarne la disponibilità dall’interno delle strutture pubbliche che al momento sono 133,  troppo poche per rispondere alle esigenze dei pazienti”. Tanto che la società scientifica intende avviare un monitoraggio per valutare la frequenza dell’utilizzo dell’agopuntura per la profilassi dell’emicrania e il trattamento della lombalgia cronica, prima e dopo la pubblicazione delle Linee Guida.



www.repubblica.it 2022-08-17 06:07:20

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