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Primo trapianto di utero in Italia, è nata una bambina – Sanità

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(ANSA) – CATANIA, 02 SET – È nata, all’ospedale Cannizzaro di
Catania, Alessandra, figlia della donna che ha ricevuto il primo
trapianto di utero realizzato in Italia. E’ il primo parto di
questo tipo nel nostro Paese e il sesto caso al mondo di
gravidanza portata a termine con successo dopo un trapianto da
donatrice deceduta. La paziente è stata sottoposta a parto
Cesario per attacchi febbrili da positività al Covid. La piccola
è nata prematura alla 34esima settimana di gravidanza e pesa 1,7
kg. Madre e figlia sono ancora ricoverate in ospedale. Le loro
condizioni sono definite “stabili” dai medici che le seguono.
   
La madre, oggi 31enne, era nata priva di utero a causa di una
rata patologia congenita, la sindrome di Rokitansky. La
donatrice è una 37enne, già madre, deceduta per un improvviso
arresto cardiaco e che aveva espresso in vita il ‘consenso’ al
momento del rinnovo della carta d’identità. I genitori della
piccola Alessandra hanno deciso di dare alla neonata il nome
della donna.
   
Il trapianto era stato effettuato nell’agosto 2020, in piena
pandemia, al centro Trapianti dell’Azienda ospedaliero
universitaria Policlinico di Catania da un’equipe
multidisciplinare composta dai professori Pierfrancesco e
Massimiliano Veroux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia,
nell’ambito di un programma sperimentale coordinato dal Centro
nazionale trapianti.
   
Successivamente la donna è stata seguita dall’equipe del prof.
   
Paolo Scollo al reparto da lui diretto di Ostetricia e
ginecologia dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, Unità operativa
complessa clinicizzata dell’università Kore di Enna. Al
Cannizzaro la paziente e il marito hanno poi iniziato il
percorso di fecondazione assistita omologa, grazie agli ovociti
prelevati e conservati, prima dell’intervento, nella biobanca
per la preservazione della fertilità dello stesso ospedale.
   
(ANSA).
   

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