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Tumori polmone e tiroide, ok prima terapia per gene Ret – Medicina

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(ANSA) – ROMA, 08 SET – È disponibile anche in Italia la
prima terapia specifica per tumori del polmone non a piccole
cellule avanzati, per i tumori della tiroide avanzati o
mestastici e per i carcinomi midollari della tiroide positivi
all’alterazione del gene Ret. Si stima che questa alterazione
abbia un’incidenza di circa il 2% nel tumore polmonare, di circa
il 10% nei tumori tiroidei e di circa il 50% in quelli midollari
della tiroide e per i pazienti con queste neoplasie Aifa,
Agenzia italiana del farmaco, dopo Fda ed Ema, ha stabilito lo
scorso mese l’autorizzazione all’immissione in commercio di
Selpercatinib come monoterapia di seconda linea. Lo rende noto
l’azienda farmaceutica Eli Lilly.
   
Selpercatinib è un esempio di medicina di precisione e di
terapia personalizzata, essendo un inibitore selettivo e potente
che blocca l’attività proliferativa, dovuta all’alterazione del
gene RET e determina un arresto della crescita tumorale con
moderati effetti collaterali. Lo studio di riferimento
(LIBRETTO-001), che ha portato all’approvazione di
Selpercatinib, è il più ampio studio clinico su pazienti con
tumori con alterazione del gene di RET trattati con un inibitore
specifico, coinvolge 16 Paesi e 89 centri di ricerca. I
risultati hanno evidenziato un tasso di risposta oggettivo del
61% nei pazienti con tumore al polmone pretrattato, del 79% nei
pazienti pretrattati con tumore della tiroide e del 69% nei
pazienti con carcinoma midollare pretrattato.Lo studio continua
ad arruolare pazienti con altri tumori Ret-alterati, in aggiunta
a quelli con cancro del polmone, della tiroide e midollare. “Il
carcinoma polmonare non a piccole cellule, nel tempo è diventato
l’esempio perfetto dell’applicazione della medicina di
precisione in ambito oncologico – spiega Silvia Novello,
Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università
degli Studi di Torino-. Un terzo dei pazienti a cui viene
diagnosticato questo tumore in fase metastatica è portatore di
un cancro caratterizzato da una alterazione genetica e può
essere trattato con un farmaco specifico e il 2% ha
un’alterazione di Ret, che è il target specifico di questo primo
farmaco appena approvato”. (ANSA).
   

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