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La psoriasi, anche severa, si può tenere sotto controllo a lungo

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Un risultato che si mantiene nel tempo, consentendo a chi soffre di psoriasi di vivere meglio. È quello garantito da deucravacitinib, un farmaco che blocca l’azione della tirosin-chinasi 2 (TYK2), sostanza coinvolta nel processo infiammatorio che sostiene lo sviluppo della psoriasi. Lo dimostrano i nuovi risultati a due anni dello studio di estensione a lungo termine POETYK PSO, che ha coinvolto pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa, presentati durante il Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology appena concluso.

“La realtà che stiamo osservando è che sia i dermatologi che i pazienti con psoriasi hanno identificato la necessità di terapie orali più efficaci e tollerabili, poiché la psoriasi è una malattia cronica sistemica immuno-mediata associata a gravi comorbidità”, ha affermato il Dr. Mark Lebwohl, MD, Dean of Clinical Therapeutics del Kimberly and Eric J. Waldman Department of Dermatology presso la Icahn School of Medicine, Mount Sinai (New York); il Dr. Lebwohl è anche un membro del Publication Steering Committee di questo studio. “Questi nuovi risultati a lungo termine, che mostrano un’efficacia duratura fino a due anni del trattamento continuo, supportano ulteriormente l’utilizzo di deucravacitinib una volta al giorno nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa, e rispondono alla necessità di opzioni terapeutiche orali più efficaci”.

La psoriasi

La psoriasi è una malattia sistemica cronica, che coinvolge il sistema immunitario, che compromette sostanzialmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. Nelle sue diverse forme, la psoriasi colpisce almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta forme da moderate a severe. Fino al 90% dei pazienti con psoriasi presenta la forma volgare, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde tipicamente ricoperte da squame biancastre. Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a severa risultano trattati in modo non adeguato o addirittura non trattati e non sono soddisfatti delle attuali terapie. Le persone che soffrono di psoriasi riferiscono un impatto sul benessere emotivo, che condiziona le relazioni personali e professionali, causando un peggioramento della qualità di vita. La psoriasi è associata a diverse comorbidità che influiscono sul benessere dei pazienti, come l’artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.

“Questi dati di follow-up a due anni dimostrano l’efficacia duratura prodotta da deucravacitinib e la sua potenzialità di fornire un miglioramento clinicamente rilevante nel lungo termine nei pazienti affetti da psoriasi a placche da moderata a severa,” sostiene Jonathan Sadeh, MD, MSc, senior vice president of Immunology and Fibrosis Development, Bristol Myers Squibb. “In Bristol Myers Squibb, siamo impegnati a esplorare la scienza d’avanguardia per migliorare la cura delle persone affette da gravi malattie immuno-mediate e siamo focalizzati sul continuare la nostra ricerca su deucravacitinib e su altre nuove molecole del nostro vasto e differenziato portfolio”.



www.repubblica.it 2022-09-20 12:18:24

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