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Una settimana per parlare di sesso: fra imbarazzo, stereotipi e tabù

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Si parla mai abbastanza del sesso, del desiderio sessuale e soprattutto in modo scientificamente corretto? Tabù, stereotipi, pregiudizi, religione, imbarazzo, vergogna sono ancora dei deterrenti. La settimana del benessere sessuale, dal 26 settembre al 1° ottobre 2022, è un’occasione per informare su questi temi.

Da nove anni, la Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) offre la possibilità di porre domande agli esperti su sessualità, educazione sessuale e affettività tramite una consulenza gratuita o le iniziative di incontro che quest’anno torneranno in presenza in tutta Italia.

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Professionisti come andrologi, ginecologi, psicosessuologi affrontano argomenti come il piacere femminile, i metodi contraccettivi, eiaculazione precoce, calo del desiderio negli uomini, vaginismo.Sul sito (www.fissonline.it) e sulla pagina Facebook della Federazione sono pubblicati gli eventi e la lista degli specialisti disponibili.

L’evento, patrocinato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCEO) e del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) prevede conferenze, seminari, dibattiti in tutta Italia, ma anche consulenze gratuite, anche di coppia, laboratori corporei emozionali. L’importanza di poter parlare vis a vis con dei professionisti attraverso sportelli di ascolto dedicati alla popolazione è un punto focale.

“Siamo alla nona edizione e abbiamo il desiderio di tornare a incontrare la gente per parlare delle tematiche che riguardano le relazioni affettive e sessuali. Negli anni della pandemia i nostri iscritti non hanno mai trascurato l’appuntamento assicurando consulenze on line. Ora tornano con la volontà di riconquistare i vantaggi dell’incontro in presenza specie con le giovani generazioni che più di altri hanno bisogno del confronto con figure specialistiche e professionali”, spiega il professor Salvo Caruso, presidente della FISS, ginecologo e associato dell’Università di Catania.

Tutto finalizzato a promuovere il benessere e salute sessuale. Perché spesso l’informazione si prende dal web, ma non è scientificamente corretta. È importante sensibilizzare la popolazione verso il tema della salute sessuale, perché svolge un ruolo essenziale nel raggiungimento e mantenimento del benessere globale della persona.

La chirurgia

Attraverso un questionario on line, elaborato dal comitato scientifico della Federazione italiana di sessuologia scientifica e diffuso in forma anonima sul sito e sui social della Fiss da aprile a luglio 2022, gli organizzatori hanno voluto evidenziare uno spaccato di società sulle tematiche sessuali.

Quali sono le opinioni degli italiani su alcune tematiche più in auge, come la chirurgia delle parti intime? Alle domande hanno risposto 816 persone. La maggior parte era residente al Nord e di sesso femminile. Più della metà ha conseguito la laurea. Più del 90% dice di non averci mai pensato, ma quasi tutti ne hanno sentito parlare. La labioplastica, la circoncisione, l’imenoplastica e il ringiovanimento vaginale sono fra gli interventi più noti e desiderati. Meno conosciuti sono l’aumento del punto G, la rimozione scrotale e il lifting del pene.

“Questo tipo di chirurgia spesso viene richiesta dalle persone per sentirsi in armonia con il proprio corpo e vivere serenamente la propria sessualità”, commenta Caruso. Tuttavia oltre l’80% del campione dichiara di non essersi mai sottoposto a un intervento e ben il 74% dei partecipanti sostiene di non averne mai sentito il bisogno. Perché c’è ancora così tanta ritrosia sulla chirurgia estetica delle parti intime? Fra le motivazioni, il 96% dichiara il timore della disapprovazione da parte di amici e familiari.

Quelli che invece hanno dichiarato di essersi sottoposti a interventi chirurgici sono stati spinti da un’insoddisfazione per il proprio aspetto e perciò desiderosi di migliorare la sicurezza e sentirsi più attraenti, aumentando l’autostima e l’umore. A seguito dell’intervento però, in pochissimi, hanno visto un benefit reale nella propria vita sociale.

 

 



www.repubblica.it 2022-09-23 10:25:33

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