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Vaccini anti-Covid, i test che “fotografano” la risposta del sistema immunitario

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Conoscere, in tempo reale, la risposta del sistema immunitario al vaccino anti-covid. Solo un anno fa era impensabile, mentre oggi è realtà grazie a nuovi test che fotografano con precisione la risposta immune completa, sia alla malattia che alla vaccinazione. Questo vale ora per l’infezione da Sars-Cov-2, ma si potrà estendere in futuro ad altre infezioni, virali e batteriche. A che pro? “Nei malati oncologici, per esempio, o in chi ha patologie autoimmuni, questa verifica è molto importante”, dice spiega Tommaso Trenti, Presidente della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica – Medicina di Laboratorio (SIBioC) e Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica dell’azienda ospedaliera universitaria di Modena: “Il nostro lavoro permette di indicare ai clinici qual è il reale stato immunitario del paziente, per prevedere come potrà reagire a chemioterapie, uso di  cortisone o farmaci immunosoppressori”.

Cosa rivelano le analisi tossicologiche

Proprio questi test sono al centro del 54° congresso nazionale SIBioC dal titolo “Ponte tra presente e futuro in sanità”, in corso a Genova. Ma non solo. La valutazione tossicologica condotto grazie alla medicina di laboratorio, per esempio, ha mostrato una riduzione del consumo delle tradizionali droghe quali cocaina e oppio durante il lockdown e l’aumento dell’uso delle droghe sintetiche, soprattutto ad azione narcotica, analgesica e tranquillizzante, come i nuovi oppiacei e le benzodiazepine. Nuove droghe molto pericolose – sottolinea SiBioC – che dal 2015 hanno determinato un’epidemia da oppioidi negli Stati Uniti, sbarcata in Europa dal 2019 e in continua crescita. “L’epidemia da Covid 19 è stata una frontiera per tutte le branche mediche, ma per noi è stata un vero spartiacque – aggiunge Laura Sciacovelli, Past President di SIBioC e Dirigente Biologo presso l’Azienda Ospedaliera di Padova – Il ruolo strategico degli esami di laboratorio è emerso con evidenza e vede la nostra società scientifica in prima fila nella protezione della salute del paziente, trasferendo l’innovazione diagnostica alla pratica clinica”.

La medicina di laboratorio a servizio della medicina personalizzata

L’introduzione di test sempre più evoluti da una parte, quindi, e la genomica dall’altra. “La genomica ci fornisce gli  strumenti della medicina di precisione, un approccio rivoluzionario nella medicina di laboratorio e nella diagnostica”, sottolinea il Presidente eletto SIBioC Marcello Ciaccio, Ordinario di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata all’Università di Palermo: “Nella lettura magistrale del Congresso di quest’anno, il Professor Alessio Fasano dell’Università di Harvard descrive come la medicina di laboratorio permetterà di comprendere l’individuo nella sua unicità, con un chiaro vantaggio sia per il malato, che sarà trattato con i farmaci più adatti alla sua situazione, che per il sistema sanitario nazionale, che otterrà un risparmio nella scelta dei trattamenti ad alto costo. La Medicina di Laboratorio, infatti, oggi è in grado di individuare i biomarcatori che consentono di mettere a punto terapie mirate”.

SIBioC è sempre più impegnata anche sul versante istituzionale, stimolando in un dialogo continuo il sistema sanitario nazionale, le Regioni e le aziende sanitarie: “Cerchiamo di dare il nostro contributo per selezionare gli esami efficaci ed eliminare quelli ritenuti ormai inutili – conclude Tommaso Trenti – per trovare percorsi di prevenzione e clinico diagnostico terapeutici ottimali grazie all’innovazione. E’ un momento unico per la Società, per ricostruire e rafforzare il valore e la percezione di comunità scientifica e professionale che ci ha sempre caratterizzato”.



www.repubblica.it 2022-10-05 16:58:52

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