Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Da Ebola al morbillo, le altre emergenze oltre Covid

28

- Advertisement -


EBOLA in Uganda, la poliomielite (o polio) in Pakistan, il vaiolo delle scimmie praticamente ovunque, soprattutto in Europa e nelle Americhe. Mentre gran parte del mondo era – ed è ancora – alle prese con la pandemia da Covid-19, da Gavi (Global Alliance for Vaccines and Immunisation) arriva l’appello a non dimenticare le altre emergenze. Soprattutto per i paesi più poveri, quelli che continuano a rimanere indietro, anche sul fronte delle immunizzazioni. L’appello di Gavi è in realtà un tentativo di rilanciare le raccomandazioni emerse dal meeting del gruppo di esperti in materia di vaccinazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Sage) che si è riunito qualche giorno fa per discutere su quelle che sono le priorità in materia di vaccinazioni con le emergenze in corso.

Inviate le vostre domande a [email protected]

 

Contro Covid-19, allargare le coperture nei paesi rimasti indietro

L’emergenza Covid-19 non poteva essere messa in secondo piano nelle discussioni del Sage. Così, di nuovo, la raccomandazione è stata quella di procedere spediti con le vaccinazioni, approfittando dell’arrivo delle nuove formulazioni dirette contro le ultime varianti del coronavirus ma senza ulteriori ritardi per aspettare questi vaccini, anzi privilegiando quelli originali per il completamento del ciclo primario. Sopratutto nei paesi che sono rimasti indietro. A fronte infatti di livelli elevatissimi di coperture per Covid-19 nei paesi ricchi – molti dei quali ormai impegnati nella distribuzione della seconda o addirittura terza dose booster – le percentuali nei paesi a basso reddito rimangono bassissime, malgrado gli sforzi e gli impegni di programmi internazionali per la distribuzione equa dei vaccini come Covax, partecipato da Gavi e dall’Organizzazione mondiale della sanità, tra gli altri. In questi paesi, ricorda proprio Gavi, è vaccinato con una dose neanche un quarto della popolazione, e meno di un quinto può dirsi completamente immunizzato. Procedere spediti rimane la priorità contro Covid-19.

Vaiolo delle scimmie

Le strategie vaccinali raccomandate contro il vaiolo delle scimmie – malattia che nel 2022 si è diffusa a livello internazionale anche in paesi dove non era storicamente presente, al punto da essere dichiarata emergenza sanitaria globale dall’Oms – sono diverse. In questo caso, in considerazione delle diverse modalità di trasmissione del virus e delle dinamiche dell’attuale epidemia, le raccomandazioni sono di vaccinare le popolazioni a rischio a scopo profilattico– come uomini che fanno sesso con uomini, persone con più partner sessuali e personale di laboratorio che maneggia virus – e di somministrare il vaccino in post-esposizione per i contatti stretti. Ma accanto alle strategie vaccinali serve anche raccogliere dati sulla malattia, sulla sua epidemiologia, sopratutto nei paesi storicamente già colpiti e con numeri bassi in questa epidemia.

 

Polio e morbillo

Anche se in Europa la polio è stata eradicata nel 2002, la minaccia di future epidemie continua a essere presente, sia per la presenza di casi di poliomielite selvaggia in Pakistan che di tracce di poliovirus derivato dai vaccini a New York e Londra. Per questo l’appello è a continuare con gli sforzi di vaccinazione di routine e soprattutto in caso di epidemie, privilegiando i bambini piccoli e le popolazioni adulte laddove si evidenzino eventuali gap di immunizzazione. L’appello è a mantenere attivi e pronti piani di risposta a eventuali epidemie sia di polio selvaggia che di virus derivati da vaccino, sperando nell’arrivo di nuove formulazioni orali. Discorso analogo anche quello contro il morbillo, dove il calo delle coperture associato alla pandemia (non solo nei paesi poveri, ricordano da Gavi) ha portato al ritorno di epidemie e aumento dei casi. Solo nello Zimbabwe ci sono stati almeno 700 morti tra i bambini. Il morbillo rimane una malattia estremamente contagiosa, e quel livello di copertura globale del 70% circa è ancora lontano dal 95% raccomandato per proteggere dalla malattia.  

Ebola

Ci sono però anche altre emergenze in corso per le quali i vaccini non esistono ancora, come l’epidemia di Ebola che sta colpendo l’Uganda. Se infatti esistono vaccini contro il ceppo Zaire dell’ebolavirus, non sono ancora arrivati prodotti indicati contro il ceppo Sudan, quello responsabile dell’epidemia in corso e per cui esistono solo studi per sei candidati vaccini. Uno di questi potrebbe essere testato in maniera simile a quanto successo in passato nella sperimentazione contro il ceppo Zaire, ossia sfruttando la vaccinazione ad anello, in cui il vaccino viene somministrato ai contatti dei casi noti.

 



www.repubblica.it 2022-10-20 14:34:45

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More