Medici in formazione: il rischio di depressione aumenta con le ore di lavoro
Per i medici – soprattutto nei primi anni della carriera – lavorare oltre 90 ore a settimana triplica il rischio di depressione. E’ quanto emerge da uno studio condotto da un team di scienziati dell’Università del Michigan, che ha anche evidenziato un effetto “dose-risposta” tra ore lavorate e sintomi della depressione.
21 OTT –
Più ore di lavoro si dedicano nella settimana a lavori stressanti – come quello del medico – e maggiore sarà il rischio di andare incontro a una forma di depressione.
È la conclusione cui è giunta una ricerca condotta su medici neolaureati in formazione – pubblicata sul New England Journal of Medicine – da un team di scienziati dell’Università del Michigan, che ha usato metodi statistici avanzati per simulare un trial clinico randomizzato.
Un ritmo di lavoro di oltre 90 ore a settimana è stato associato a cambiamenti nei punteggi dei sintomi della depressione in misura tre volte maggiore rispetto a quelli registrati tra chi lavora 40-45 ore a settimana.
Il team americano, in particolare, ha evidenziato una ‘dose-risposta’ tra ore lavorate e sintomi della depressione, con una media di aumento dei sintomi di 1,8 punti sul punteggio standard, per coloro che lavorano 40-45 ore, fino a 5,2 punti in più per quelli che lavorano più di 90 ore.
Per lo studio i ricercatori hanno attinto ai dati dell’Intern Health Study, relativi a più di 17mila medici al primo anno di lavoro, che sono stati seguiti per 11 anni.
Fonte: New England Journal of Medicine 2022
21 ottobre 2022
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