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Incatenati a Linate contro i voli privati, 11 in Questura – Lombardia

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Protesta degli ambientalisti negli aeroporti di 12 Paesi

(ANSA) – MILANO, 10 NOV – Quindici attivisti di Scientist
Rebellion e Extinction Rebellion con il supporto di Ultima
Generazione hanno inscenato una protesta davanti a Linate Prime,
l’area dei voli privati dell’aeroporto milanese. Intorno alle 13
si sono incatenati per impedire l’ingresso delle auto e nel
terminal hanno azionato l’allarme antincendio.
   
Sul posto è intervenuta la polizia, che ha spezzato le catene
e portato 11 di loro, spiegano da Ultima generazione, in
Questura.
   
“Solo il 35% dei voli privati si effettua per ragioni di
lavoro, il resto è per svago. Più in generale – ha spiegato Sara
di Extinction Rebellion -, l’1% più ricco del mondo produce più
del doppio delle emissioni rispetto al 50% più povero. Imporre
ai più ricchi di frenare i propri consumi più inquinanti non è
solo un’istanza morale, ma è anche necessario per avviare una
rapida decarbonizzazione”.
   
“I milionari – ha aggiunto Gianluca Grimalda di Scientist
Rebellioni – attraversano il mondo con i loro jet privati mentre
la catastrofe climatica è già in atto e mentre l’italiano medio
sta soffrendo un aumento vertiginoso del costo della vita.
   
Quattro ore di volo in un jet privato emettono la stessa
quantità di gas serra emessa dal cittadino medio nel mondo in un
anno intero”.
   
La protesta non ha riguardato solo Linate ma aeroporti per
voli privati di altri 11 Paesi europei, fra cui quello di Ibiza,
Berlino, Stoccolma, e Farnborough.
   
La richiesta dei manifestanti è quella di mettere
immediatamente al “bando” tutti “i jet privati” e di introdurre
“una tassa progressiva sui viaggiatori d’aereo frequenti
(frequent flyers) e di “un sistema di tassazione globale che
gravi sulle élite economiche per finanziare la transizione
ecologica dei Paesi più colpiti dall’emergenza climatica”.
   
(ANSA).
   

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