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Tumori, malati rari e 118 in agenda nuova Commissione Salute – Sanità

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 “Lavoreremo cercando di concentrarci su ciò che unisce le diverse sensibilità ed è urgente affrontare, come la situazione dei pronto soccorso ma anche il completamento del lavoro fatto con l’approvazione del testo unico sulle malattie rare. Così come è urgente la revisione del Piano Oncologici Nazionale, il cui aggiornamento è legato anche a obblighi europei”. A spiegarlo è Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e neo nominato presidente della Commissione Affari sociali della Camera.

Già presidente della Regione Sardegna, Cappellacci è stato primo firmatario di una proposta di legge per lo status di autista soccorritore del 118 presentato nella precedente legislatura. Nel campo dell’emergenza e urgenza, precisa Cappellacci, “c’è molto da lavorare, rafforzando il personale dei pronto soccorso da un lato, ma anche potenziando la medicina territoriale dall’altro. Ci impegneremo anche nel portare avanti lavori legislativi iniziati e arrivati a buon punto, come l’aggiornamento della legge sull’Hiv, alla luce delle novità scientifiche arrivate dalla sua approvazione. Anche la carenza di medici andrà approfondita. Sto studiando un ampio dossier su quanto fatto dalla precedente Commissione, che ha portato avanti un lavoro straordinario in pandemia”.

Intanto due sono i provvedimenti che arriveranno in Ufficio di Presidenza già la settimana prossima: “il riparto del fondo per l’infanzia e il primo decreto per l’attuazione della legge delega sugli Istituti di ricerca ricovero e cura (Irccs), approvata alla fine della precedente legislatura”. Di fatto, però, le prime settimane saranno focalizzate sul budget del Servizio Sanitario nazionale. “Ci insediamo alla vigilia della sessione di bilancio e dovremo in primi incontrare i ministri competenti per sentirli sulle linee programmatiche. Dobbiamo superare i problemi che la pandemia ha portato sull’esigibilità del diritto alla salute e restituire dignità a chi abbiamo chiamato ‘eroe’ durante l’emergenza. Così – conclude – potremo creare condizioni per non farci trovare disarmati di fronte a una prossima emergenza”. 
   

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