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Vaccini anti-Covid hanno evitato quasi 20 milioni di morti nel 2021. La risposta dell…

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“Le dichiarazioni del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, sono prive di basi scientifiche, quindi per noi assolutamente inaccettabili”. A parlare è Francesco Cognetti, coordinatore del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani (FoSSC) e Presidente della Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi (FOCE), che commenta le affermazioni del neo-eletto rappresentante del Governo nel corso della trasmissione di Rai2 ‘Restart – L’Italia ricomincia da te’ e la sua risposta ad Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera.

Covid, Gemmato (sottosegretario Salute): “Senza vaccini sarebbe andata peggio? Non c’è prova”





“I vaccini anti Covid – prosegue Cognetti – hanno salvato milioni di persone in tutto il mondo, in particolare pazienti fragili come quelli colpiti da malattie oncologiche, ematologiche e cardiovascolari. Le Istituzioni devono rispettare le evidenze scientifiche e tutelare la salute dei cittadini. Non si può minare la fiducia nella scienza, soprattutto da parte di rappresentanti del Governo che devono assumere decisioni di politica sanitaria”. Per portare numeri, l’esperto cita lo studio dell’Imperial College di Londra che ha stimato in 19,8 milioni di decessi evitati in tutto il mondo il contributo della vaccinazione anti-covid nel 2021, l’anno in cui la campagna vaccinale è partita. Le stime italiane sui pazienti fragili indicano la stessa cosa: la mortalità da Covid si è quasi azzerata, rispetto ai valori del 15-30% registrati durante le prime ondate, quando i vaccini non erano disponibili. “A questo proposito – aggiunge Cognetti – ricordiamo anche i nostri 660 colleghi morti in epoca pre vaccino. Il vaccino ha contribuito anche a ridurre la pressione sui sistemi sanitari, sottoposti a enormi carichi di lavoro durante la pandemia”.

 

FOCE è tra le organizzazioni che si sono impegnate fin dalle prime fasi della campagna vaccinale per garantire la priorità nell’accesso ai vaccini alle persone più fragili. “È fondamentale che questi cittadini si sottopongano quanto prima anche alla quinta dose del vaccino. Il nostro obiettivo è salvare il maggior numero di vite”, conclude il rappresentante delle due associazioni scientifiche: “Ribadiamo che il vaccino rappresenta l’opzione decisiva nella gestione della pandemia. Ci interessa però molto di più, in questo momento così difficile per la Sanità italiana, ragionare di futuro e di riforma del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.



www.repubblica.it 2022-11-15 15:45:43

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