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Covid: in 7 giorni +15% casi, tasso positivi +1,9%, morti -2,9% – Sanità

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In una settimana aumentano del 15% i nuovi casi di Covid in Italia e cresce dell’1,9% il tasso di positività, ma diminuiscono del 2,9% i decessi. In merito all’andamento epidemiologico, il ministero della Salute specifica infatti che nella settimana 11-17 novembre si registrano: 208.361 nuovi casi positivi con una variazione di +15,0% rispetto alla settimana precedente (n.181.197); 533 morti con una variazione di -2,9% sulla settimana precedente (549); e 1.193.523 tamponi con una variazione di +2, 9% rispetto a 7 giorni fa (n.1.159.602). Il tasso di positività è 17,5% con una variazione di +1,9% rispetto alla settimana prima (15,6%).

Risalgono questa settimana i valori dell’incidenza dei casi di Covid-19 e dell’indice di trasmissibilità Rt in Italia. L’incidenza settimanale a livello nazionale sale infatti a 353 casi ogni 100.000 abitanti (5/11/2022 -17/11/2022) contro i 307 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (4/10/2022 -10/11/2022). Nel periodo 26 ottobre-8 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 0,88 (range 0,74-1,19), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente – quando è stato pari a 0,83 – ma al di sotto della soglia epidemica dell’unità. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute

Aumento significativo in Italia delle sottovarianti BQ.1, anche nota come Cerberus, e XBB, già denominata Gryphon. Lo evidenzia nella relazione tecnica l’ultima flash survey sulle varianti effettuata dall’Istituto superiore di sanità e relativa allo scorso 8 novembre. BQ.1 è pari ad un terzo del totale dei campioni sequenziati, ovvero 1490 (30.7%). XBB ha invece toccato una prevalenza del 2.4%. Tali sottovarianti, afferma l’Iss, sono da monitorare “con grande attenzione” perchè “a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria”.

Cresce la presenza dei malati di Covid in ospedale. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 novembre) rispetto al 2,0% (al 10 novembre). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 11,0% (rilevazione al 17 novembre) rispetto al 10,0% (dato al 10 novembre). 

Una Regione è classificata questa settimana a rischio alto per molteplici allerte di resilienza, la Liguria. La scorsa settimana nessuna Regione era classificata così. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sul Covid-19: 12 sono a rischio moderato (rispetto alle 4 della settimana precedente) e 8 a rischio basso. Undici Regioni e Province autonome (PPAA) riportano almeno un’allerta di resilienza e due Regioni/PPAA ne riportano molteplici. Le 12 a rischio moderato sono: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Provincia Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Il primo semestre del 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell’incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta. Pertanto, rileva l’Istat, secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%).

“Al 16 novembre, nel corso dell’attuale campagna vaccinale anti-Covid, in Italia sono state somministrate 142.331.373 dosi; il ciclo vaccinale è stato completato da 48.702.525 persone, pari al 90,20% della popolazione over 12; la prima dose di richiamo (booster) è stata effettuata da 40.316.426 persone, pari all’84,51% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale, che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi; la seconda dose di richiamo è stata somministrata a 4.698.063 persone, pari al 24,57%”. I dati sono stati forniti dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo ad un’interpellanza alla Camera.

Sulla revisione dell’isolamento per il Covid “non ci sarà una semplice ordinanza, ma un decreto, perché bisogna modificare una legge, quindi ci vorrà qualche giorno”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine di un evento sulla VII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo alla Farnesina. “Abbiamo le idee chiare sul protocollo”, ha aggiunto, con “5 giorni di isolamento per gli asintomatici e per chi non ha una malattia virulenta”.

“Sul fronte della campagna vaccinale, la stiamo preparando. Devo dire che chi c’era prima di noi non ha fatto nessuna campagna vaccinale sulla quarta dose. Siccome si dice che l’Italia sta al 25%, io sono arrivato da 20 giorni e la prima cosa che ho messo su è la campagna vaccinale sul Covid e l’influenza”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Finora non c’è stata una campagna sulla quarta dose, se l’Italia è all’ultimo posto non dipende certo da noi che siamo arrivati da 20 giorni. Noi la stiamo predisponendo”, ha aggiunto.

In Italia l’8 novembre scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 99,8%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron, costituita dalla sola XBB.1, pari al 2,4%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni e dalle province autonome in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine complessivamente 106 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 1533 campioni. Queste le prevalenze stimate 99,84% (range: 83,3% – 100%) variante omicron 0,16% (range: 0% – 16,7%) altra variante BA.2 4,0% (range: 0% -10,9%) BA 4 1,9% (range: 0% -4,9%) BA 5 91,5% (range: 81,8% – 100,0%) Omicron/omicron 2,4% (range 0%-13,2%) Tutti i ricombinanti omicron/omicron sono risultati appartenere al lignaggio XBB.1. La singola sequenza classificata come “altro” è risultata appartenere al lignaggio ricombinante omicron/delta XAY.1, spiega l’Istituto Superiore di Sanita’ in una nota.

Anche questa settimana sono tre le Regioni che registrano un’occupazione dei reparti di area medica da parte di pazienti Covid sopra la soglia di allerta fissata al 15%: Liguria (al 17,8%), Umbria (al 30,4%) e Valle d’Aosta (al 16,4%). Il valore più alto dell’incidenza dei casi di Covid-19 si registra invece in Veneto, con 636,3 casi ogni 100mila abitanti, rispetto alla media nazionale che si fissa a 353 per 100mila abitanti. 

Intanto, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo in aula alla Camera ad un’interpellanza urgente del Pd riguardante la campagna vaccinale e l’epidemia di Covid-19, ha detto: “Mai ho pensato di abbandonare l’uso delle mascherine negli ospedali e Rsa. Quanto alla pubblicazione giornalieri dei dati aggregati, preciso che la raccolta dei dati continua ad essere giornaliera e pertanto solo la pubblicazione dei dati è settimanale ma i dati sono sempre disponibili”. “Rimane garantita alle autorità competenti la possibilità di acquisire le informazioni necessarie anche quotidiane, e se ci fossero cambiamenti sarebbero comunicati”.

“In nessun momento l’importanza della vaccinazione è stata messa in discussione dal governo – ha spiegato Schillaci -. E nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto alla cura e la difesa della salute. Il sottosegretario Gemmato ha smentito l’interpretazione errata delle proprie affermazioni. La campagna vaccinale ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni e circa 50mila decessi. I dati confermano l’importanza della vaccinazione nel prevenire ricoveri e decessi. il 90,5% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale in Italia”. 

“Al 16 novembre, nel corso dell’attuale campagna vaccinale anti-Covid, in Italia sono state somministrate 142.331.373 dosi – ha spiegato ancora il ministro della Salute -; il ciclo vaccinale è stato completato da 48.702.525 persone, pari al 90,20% della popolazione over 12; la pima dose di richiamo (booster) è stata effettuata da 40.316.426 persone, pari all’84,51% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale, che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi; la seconda dose di richiamo è stata somministrata a 4.698.063 persone, pari al 24,57%”.



www.ansa.it 2022-11-18 16:34:53

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