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Ho 71 anni, ho fatto i vaccini per Covid (4 dosi) e pneumococco, e ho prenotato i vac…

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Il nostro corpo è progettato per rispondere a una grande quantità di antigeni. È stato calcolato, per esempio, che dieci vaccini somministrati simultaneamente in un bambino (in realtà ne somministriamo meno) impegnerebbero un millesimo del suo sistema immunitario. Lo stesso discorso vale per gli anziani, con la differenza che il loro sistema immunitario è meno pronto rispetto a quello di un giovane, motivo per cui si ricorre talvolta a dosi più elevate o all’uso di adiuvanti, senza aumentare gli effetti collaterali dei vaccini. Il rischio dunque di “esagerare con i vaccini”, cioè di sovraccaricare il sistema immunitario, non esiste. Si corre il rischio di fare qualcosa, non di dannoso, ma di inutile solo quando ci si vaccina contro una malattia in mancanza di un rischio.

I vaccini, pur essendo tra i farmaci più controllati e sicuri, sono pur sempre farmaci, e come tali possono avere qualche effetto collaterale, sebbene siano tra quelli che ne registrano meno.

A tal proposito, la vaccinazione contro l’encefalite da zecche è appropriata sicuramente se vive nelle regioni ad alta diffusione del virus dell’encefalite da zecca (TBE), come il Friuli Venezia Giulia o il Trentino Alto Adige. Mentre ha fatto sicuramente bene a vaccinarsi contro Covid e ad eseguire le dosi di richiamo, contro lo pneumococco – considerando anche come il rischio di malattie correlate e severità della malattia aumentino esponenzialmente dopo i 50-60 anni – e contro l’herpes zoster, indicato sopra i 50 anni.

Inviate le vostre domande a [email protected]

*Paolo Bonanni è Ordinario di Igiene all’Università di Firenze e Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute



www.repubblica.it 2022-11-21 15:02:10

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