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In primo anno pandemia -20% ricoveri, riservati a casi gravi – Sanità

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(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Il primo anno di pandemia è stato uno
shock per l’assistenza ospedaliera in Italia, con i ricoveri
crollati complessivamente di oltre 20%, un accesso agli ospedali
riservato prevalentemente a pazienti più gravi e un calo degli
spostamenti dei cittadini tra Regioni per ottenere cure lontano
da casa. La conferma arriva dai dati ufficiali contenuti nel
Rapporto sull’attività ospedaliera 2020 del ministero della
Salute.
   
Secondo l’analisi delle schede di dimissioni ospedaliera
(Sdo), nel 2020, rispetto al 2019, i ricoveri per acuti in
regime ordinario sono passati da oltre 6 milioni a 4,9 milioni
(-18,2%), quelli in day hospital da 1,7 milioni a 1,2 milioni
(-28,4%); quelli per riabilitazione in regime ordinario da
311mila a 235mila (-24,4%) e quelli in regime diurno da 28mila a
18mila (-34,7%); infine, la lungodegenza è passata da 98mila a
quasi 73mila (-26,1). Il calo dei ricoveri per acuti è stato
particolarmente importante per le malattie croniche: i tassi di
ricovero per diabete non controllato sono scesi del 28,3%,
quelli per insufficienza cardiaca negli under-65 del 24,5% e
negli over-65 del 26,3%, quelli per malattie polmonari croniche
ostruttive del 43,9%.
   
La pandemia ha avuto effetti importanti anche sulle
caratteristiche dei ricoveri: la degenza media si è allungata di
mezza giornata passando dai 7 giorni del 2019 ai 7,5 del 2020.
   
Allo stesso tempo, sono state mediamente più gravi le
caratteristiche dei pazienti ricoverati. “È possibile collegare
questo fenomeno a un effetto indiretto della pandemia”, prosegue
il rapporto: “soprattutto in corrispondenza delle maggiori
ondate epidemiche, il ricorso all’ospedale è stato riservato
alla casistica di emergenza-urgenza, tipicamente più complessa”.
   
Pesante anche l’impatto sulla mobilità sanitaria: i ricoveri
ordinari extra-Regione per acuti sono scesi del 13,2%, quelli
per riabilitazione del 17,6%. Più contenuto il calo per quelli
in regime diurno.
   
Il ministero ha annunciato che “è prevista la successiva
pubblicazione di un focus relativo agli anni della pandemia di
Covid-19”. (ANSA).
   

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