Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Tumore al seno con “mutazioni Jolie’: la gravidanza è sicura per mamma e bambino

29

- Advertisement -


Al congresso mondiale più importante dedicato al tumore al seno, il San Antonio Breast Cancer Symposium, è stato presentato uno studio a guida italiana che conferma su grandi numeri che la gravidanza dopo un tumore al seno nelle donne Brca-mutate è sicura, tanto per le madri (quindi dal punto di vista oncologico) quanto per i bambini. 

Lo studio, realizzato con il supporto di Fondazione AIRC, è il più ampio mai condotto in questo ambito: ha analizzato (in modo retrospettivo, cioè a posteriori) i dati raccolti in 10 anni da 78 centri in tutto il mondo, su oltre 4.700 donne colpite entro i 40 anni da un tumore alla mammella collegato alle mutazioni Brca (in Italia, molte di loro fanno parte dell’associazione aBRCAdabra). A coordinarlo è stato l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, e i risultati sono stati pubblicati su Jama, in contemporanea alla presentazione al congresso. 

Una ricerca che cambia lo scenario

In Italia, ogni anno oltre 11.000 giovani donne in età fertile sviluppano un tumore al seno, di cui oltre il 12% risulta essere portatrice della mutazione a carico del gene Brca. A lungo la gravidanza in questi casi è stata sconsigliata dai medici, ma la nuova ricerca è destinata a cambiare lo scenario: a 10 anni dalla diagnosi una paziente su cinque ha avuto una gravidanza senza che si siano registrate complicanze più frequenti durante l’attesa o maggiori pericoli per i nascituri, né un incremento della probabilità di ricomparsa del tumore.

“Questi dati dimostrano che, dopo un trattamento appropriato e un periodo di osservazione sufficiente, la gravidanza non dovrebbe essere più sconsigliata a donne giovani con un tumore al seno e mutazione BRCA, perché è possibile e sicura – conferma Matteo Lambertini, Professore Associato e Oncologo Medico presso il Policlinico San Martino e coordinatore della ricerca assieme ad Eva Blondeaux dell’Unità di Epidemiologia Clinica dello stesso istituto – Poter coltivare la speranza di costruire una famiglia in futuro, dopo il tumore, è di grande aiuto per le pazienti perché consente loro di accettare meglio la malattia e le terapie”.



www.repubblica.it 2023-12-18 12:01:45

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More