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Natale a tavola: i consigli per denti sani

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Per molte famiglie – soprattutto se ci sono bambini piccoli – il Natale è un po’ come vivere in una scena del film ‘La Fabbrica di Cioccolato’ dove tutto, dal fiume fatto di cioccolato alla glassa di zucchero, invita a un irresistibile banchetto. Questa immagine cinematografica cattura perfettamente l’essenza delle festività natalizie: giornate in cui cioccolatini, panettoni e biscotti glassati diventano i protagonisti delle nostre tavole e ci mettono di buon umore. Ma se non vogliamo pagarne le conseguenze al termine delle feste natalizie, meglio pensare sin da subito a come prendersi cura dei denti messi a dura prova da un surplus alimentare e in particolare di zuccheri, anche perché in questo periodo allentiamo anche le sane abitudini di igiene orale.

L’effetto degli zuccheri sul ph salivare

Sicuramente i rischi maggiori per la salute dentale derivano da un consumo maggiore di zuccheri che alimentando la placca batterica presente sulle superfici dei denti creano le condizioni ideali per l’insorgenza e l’attività della carie dentale. “Questi zuccheri – spiega Fabio Scaffidi, vicepresidente Andi nazionale e presidente Andi Milano, Lodi, Monza e Brianza – sono presenti in molti alimenti sia solidi che liquidi ed agiscono sulle superfici dentali attraverso una fondamentale riduzione del pH salivare creando un ambiente acido che porta alla demineralizzazione dello smalto”.

La lista degli alimenti più insidiosi

Non tutti i cibi possono nuocere ai denti allo stesso modo. “È consigliabile – suggerisce il vice-presidente Andi – limitare il consumo di zuccheri solidi e liquidi, di alimenti acidi come bevande gassate, succhi di frutta o agrumi, cibi appiccicosi o troppo duri. Meglio porsi dei limiti anche con l’alcol in quanto facilita nei soggetti predisposti la xerostomia, cioè la bocca asciutta. Una corretta produzione salivare facilita l’autodetersione ed aiuta nel diluire l’acidità che si produce nel cavo orale”.

La ‘prova’ della frutta secca

Ma conta anche la consistenza del cibo che nelle festività natalizie è impegnativa per i denti che ‘affrontano’ la prova della frutta secca come di alimenti particolarmente consistenti. “Accade spesso – prosegue Scaffidi – che queste abitudini conducano a traumi che portano a fratture dell’elemento dentario, soprattutto se già curato o devitalizzato”. Inoltre, l’ingestione di maggiori quantità di cibo, spesso elaborato, possono provocare problemi digestivi con reflusso gastro-esofageo, il cui contenuto acido crea un danno irreversibile sullo smalto dentale.

Le regole dell’igiene orale

Proprio perché si è in vacanza e si mangia di più, è necessario dedicare il giusto tempo e l’attenzione alle corrette pratiche di igiene orale. “È necessario continuare a fare quello che noi dentisti suggeriamo tutto l’anno”, spiega il vice-presidente Andi. “Spazzolare regolarmente i denti per 2 minuti con dentifricio al fluoro con una frequenza di 3 volte al giorno certamente subito dopo ogni pasto e utilizzare ogni giorno il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo e combattere la genesi del cattivo odore. Non dimenticare lo spazzolamento della lingua la cui superficie è in grado di trattenere grandi quantità di placca batterica”.

Mantenere una buona igiene orale è fondamentale anche per prevenire l’alitosi. Può essere d’aiuto masticare gomme senza zucchero che aiutano nella detersione dentale e nella neutralizzazione degli acidi. Stesse regole anche per i bambini che vanno seguiti e motivati attraverso l’esempio. “Il gioco e la competizione positiva, per esempio una gara tra i piccoli riuniti in festa nel lavare i denti, possono essere motivanti. Il bambino convinto di quello che sta svolgendo è un ottimo facilitatore della cultura medica preventiva, anche per gli adulti”, sottolinea Scaffidi.

Per chi è in cura

E se qualcuno è già in cura per problemi dentali o porta l’apparecchio, come deve regolarsi? “In presenza di pregresse cure dentarie curative, protesiche ed implantologiche – risponde Scaffidi – le regole della buona igiene orale devono essere applicate ancor più meticolosamente. Inoltre, chi porta apparecchi protesici rimovibili deve pensare anche alla pulizia delle protesi oltre che dei propri denti presenti”.

Guardarsi in bocca

Dopo le festività, proviamo a cogliere alcuni segnali di allarme per capire se c’è bisogno di una visita odontoiatrica. A cosa prestare attenzione? “Bisogna abituarsi ad avere una certa confidenza con l’aspetto che i nostri denti, le gengive, le superfici mucose ci mostrano tutti i giorni in modo che siamo in grado di riconoscere qualsiasi modifica”, risponde il vice-presidente Andi. “Per esempio, una ruvidità dentale o lo spigolo tagliente di un dente, una variazione di colore e di forma localizzata o diffusa dei tessuti orali, la presenza di alitosi, di sensibilità… sono tutte situazioni facili da riconoscere come anomale se conosciamo la nostra bocca”. Comunque, ogni volta che avvertiamo un fastidio, una sensibilità o un dolore vero e proprio si tratta di sintomi tardivi di una patologia che si sta manifestando con effetti ormai già irreversibili. “Dobbiamo quindi rivolgerci ad un dentista per un controllo che deve essere svolto con una periodicità determinata in base alle esigenze specifiche di ogni paziente”.



www.repubblica.it 2023-12-20 09:28:13

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