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Colpa medica, la Fnomceo chiede di ‘estendere lo scudo penale Covid’ – Sanità

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“Nell’attesa della depenalizzazione dell’atto medico, estendere lo ‘scudo penale’ per i professionisti sanitari, già previsto durante la pandemia di Covid. E farlo correlandolo all’emergenza dovuta alla carenza di personale e alla scarsità dei mezzi a disposizione”. È quanto chiede il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, in una memoria depositata presso le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul ddl Milleproroghe.

Sono 300 mila le cause per presunta colpa medica aperte nei tribunali, a cui se ne aggiungono circa 35.600 ogni anno. Il 97% finisce in un’assoluzione o archiviazione, tuttavia hanno gravi conseguenze sulla vita professionale e privata del medico e sul servizio sanitario nazionale, ricorda la Fnomceo.

Per Anelli, il Milleproroghe potrebbe essere “la sede naturale per una estensione del campo di applicazione dell’articolo 3-bis della Legge 28 maggio 2021, n. 76, che aveva introdotto una limitazione della responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, circoscrivendo la punibilità alla colpa grave”, afferma. “La mancanza dei medici e le carenze strutturali tolgono serenità agli operatori che lavorano negli ospedali e sul territorio nel Servizio sanitario nazionale, incentivando la cosiddetta medicina difensiva. Serve una legge che, come durante il Covid, renda non punibili i medici e i professionisti della salute che oramai operano in un contesto sempre più rischioso”.
   

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www.ansa.it 2024-01-19 10:28:26

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