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Raro caso di peste bubbonica identificato negli Stati Uniti

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Un caso di peste bubbonica in un essere umano è stato di recente identificato negli Stati Uniti, nello stato dell’Oregon. La persona contagiata è al momento sotto cura e probabilmente è stata infettata dal suo gatto. La peste bubbonica è un evento raro in un paese sviluppato e anche se ci sono cure a disposizione, la malattia resta pericolosa.

Il paziente vive nella contea di Deschutes, nel nord-ovest degli Stati Uniti. È attualmente in cura e probabilmente è stato infettato dal suo gatto. “Tutti i contatti stretti del residente e del suo animale domestico sono stati contattati e gli sono stati somministrati farmaci per prevenire la malattia”, ha spiegato il dottor Richard Fawcett, ufficiale sanitario della contea di Deschutes, quando il caso è stato reso noto la scorsa settimana.

La patologia infettiva

La peste è una malattia infettiva di origine batterica tuttora diffusa in molte parti del mondo, anche in alcune regioni dei paesi industrializzati. È causata dal batterio Yersinia pestis, che normalmente ha come ospite le pulci parassite dei roditori, ratti, alcune specie di scoiattoli, cani della prateria. In qualche caso le pulci possono infettare anche gli animali domestici come i gatti.

Normalmente, Yersinia circola tra queste specie senza causare alti tassi di mortalità, e quindi questi animali sono sostanzialmente delle riserve infettive di lungo termine. Occasionalmente, un’epidemia può uccidere anche grandi quantità di roditori e le pulci, in cerca di nuovi ospiti, si trasmettono anche agli esseri umani, diffondendo la malattia.

Cos’è la peste bubbonica

La peste bubbonica è la forma di peste più comune e si manifesta in genere in seguito alla puntura di pulci infette o per contatto diretto tra materiale infetto e lesioni della pelle di una persona. Manifestazione tipica di questa forma è lo sviluppo di bubboni, ingrossamenti infiammati delle ghiandole linfatiche, seguiti da febbre, mal di testa, brividi e debolezza. In questa forma la peste non si trasmette da persona a persona.

Sono frequenti anche ipotensione arteriosa, tachicardia, tossiemia e shock. Il paziente può essere agitato, delirante, confuso e scoordinato.

Come si cura

A oggi non c’è un vaccino contro la peste, per cui non è possibile fare un trattamento preventivo di questa malattia. Diventa quindi essenziale riconoscerne i sintomi rapidamente e intervenire nelle prime ore dalla loro comparsa.

Se diagnosticata entro le prime 24 ore dalla comparsa dei sintomi, la peste può essere trattata con successo con la somministrazione di antibiotici (streptomicina, tetracicline, gentamicina, cloramfenicolo e doxiciclina). Se non è adeguatamente trattata, la peste bubbonica si associa ad una mortalità elevata (fino al 50%).



www.repubblica.it 2024-02-14 12:38:49

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