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Massaggio cardiaco, come si fa e cos’è la manovra che ha permesso a un 14enne di salv…

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Quando ha visto quell’uomo steso a terra, ha pensato alla manovra salvavita vista la sera prima nella serie televisiva ‘Doc’, ed è intervenuto. “Era il giorno del mio compleanno, ma ero a casa in punizione, perché non mi ero comportato tanto bene con i miei genitori – ha detto lo studente 14enne -. Meno male, mi viene da dire adesso”.

La prognosi per l’uomo resta riservata “ma, senza il mio intervento, i medici mi hanno detto che sarebbe morto” aggiunge il ragazzo che ripercorre le tappe della vicenda, accaduta domenica nel Veronese.

L’intervento del ragazzo

La moglie dell’uomo era terrorizzata, racconta il giovane: “Era al telefono con un operatore del 118, allora le ho preso il cellulare dalle mani e ho comunicato la nostra posizione esatta. A quel punto, il medico mi ha chiesto se me la sentissi di fare un massaggio cardiaco, e ho risposto di sì”.

Il ragazzino ha portato avanti la manovra per una quindicina di minuti fino all’arrivo dell’ambulanza e poi dell’elisoccorso che ha portato l’uomo in ospedale. Ma che cos’è il massaggio cardiaco? E come si esegue questa manovra che può essere molto preziosa nelle situazioni di emergenza?

La manovra salvavita

Si tratta di una delle principali salvavita e viene insegnata in qualsiasi corso di primo soccorso. Viene praticata in caso di arresto cardiaco e serve a “mimare” l’attività del cuore per permettere al sangue e quindi all’ossigeno di arrivare agli organi. Permette di scongiurare danni irreversibili. Infatti da quando il cuore smette di funzionare e di pompare in modo corretto, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono del 10%  ogni minuto. Dopo cinque minuti a cuore fermo il cervello può avere danni permanenti.

Come si fa il massaggio cardiaco

In una situazione d’emergenza, la prima cosa da fare è chiamare il 118. In questo modo si possono ricevere le indicazioni del caso.
Il soccorritore deve appoggiare le mani e le braccia tese al centro del torace, una deve essere aperta e l’altra deve trovarsi sopra. A quel punto va fatta una sequenza di 30 compressioni.

Ad ogni compressione deve seguire un completo rilasciamento del torace. Bisogna completare una serie di 30 compressioni al ritmo di almeno 100 al minuto.

La cassa toracica deve scendere di circa 4-6 centimetri al ritmo di circa cento al minuto, alternate a due ventilazioni bocca a bocca di un secondo ciascuna per portare l’ossigeno. Subito dopo sono necessarie altre 30 compressioni.

Fondamentale non fermarsi mai durant questo soccorso. Possono esserci solo delle piccole pause da meno di 5 secondi e bisogna contare le compressioni a voce alta. Dopo un minuto si sente se è tornato il battito e si prosegue, continuando a controllare ogni trenta secondi.

Per i soccorritori inesperti è fondamentale chiamare i soccorsi per ricevere al telefono tutte le informazioni necessarie.



www.repubblica.it 2024-02-20 12:25:02

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