Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Smog: Forastiere, ‘danni a polmoni ma anche ictus e demenza’ – Sanità

32

- Advertisement -


Non solo effetti respiratori “ma
anche danni alla sistema nervoso centrale, aumento della
frequenza di ictus, demenza e diabete, rischi anche per il
feto”. Questi gli allarmi accertati per la salute dovuti all’
inquinamento atmosferico. In bambini, poi, “sono particolarmente
vulnerabili e il loro stato di salute è emblematico degli
impatti più ampi dell’inquinamento atmosferico”.

   
Così all’ANSA Francesco Forastiere dell’Imperial College of
London, sull’emergenza smog.

   
“Dobbiamo distinguere i possibili effetti acuti determinati
da una situazione contingente come quella che stiamo vivendo,
caratterizzata dai picchi di questi giorni – spiega Forastiere –
da quelli dovuti a una esposizione cronica. Nei periodi di picco
a rischio sono le persone più sensibili, come i bambini, gli
anziani e le persone con patologie pregresse come l’asma
bronchiale, la bronchite cronica o le malattie cardiovascolari.

   
Situazione che porta anche a un aumento dei ricoveri ospedalieri
e dei decessi. Nel caso di una esposizione continua
all’inquinamento atmosferico, come può essere quello di chi
abita nella Pianura Padana o lungo strade trafficate, il
coinvolgimento riguarda molti organi”. E i bambini “sono
l’emblema più importante. Tutti i più piccoli soffrono
normalmente di una o due infezioni respiratorie l’anno però
quando queste si moltiplicano nel corso dell’anno, quando
abbiamo tosse e catarro frequente o addirittura una diagnosi di
asma bronchiale, questo significa che si tratta di bambini che
soffrono per le condizioni ambientali”. Così come gli anziani
“per i quali una parte degli ictus e degli infarti o delle
demenze sono dovuti all’inquinamento atmosferico”.

   
Da qui l’appello di Forastiere: “Servono piani di qualità
dell’aria più radicali e una riduzione importante delle
emissioni inquinanti”. “L’Organizzazione mondiale della Sanità –
riferisce l’esperto dell’Imperial College – ha emanato nel
settembre del 2021 valori guida più stringenti per la
concentrazione nell’aria del particolato Pm2.5 da 10 microgrammi
a metro cubo a 5, e per il Biossido di Azoto (NO2) da 40 a 10.

   
Valori a cui l’Ue dovrà adeguare la sua normativa. In Usa due
settimane fa hanno modificato la legge passando il valore limite
annuale della concentrazione di PM2.5 da 12 a 9 microgrammi al
metro cubo. Anche l’Inghilterra si sta muovendo. La direttiva
Europea e l’Italia, per fare un paragone, è ancora ferma a 20
microgrammi”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



www.ansa.it 2024-02-20 16:19:27

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More