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Giornata mondiale del rene, chi rischia di più?

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Giovedì 14 marzo 2024 si celebra la giornata mondiale del rene. Quest’anno l’obiettivo promosso dalla Società Internazionale di Nefrologia e dalla Fondazione Internazionale delle Malattie Renali è quello di aumentare la consapevolezza sulla malattia renale cronica (MRC), ossia la progressiva riduzione della funzionalità dei reni, la cui incidenza è in continua crescita. Molte le iniziative in programma in tutta Italia, organizzate congiuntamente dalla SIN (Società Italiana di Nefrologia) e dalla FIR (Fondazione Italiana del Rene): dagli screening gratuiti negli ospedali, nei centri di accoglienza e nei centri sportivi, ai punti informativi anche nelle scuole per promuovere l’educazione sulla salute renale tra i giovani. Ma chi rischia di più? Ne abbiamo parlato con Stefano Bianchi, presidente SIN.

I numeri della malattia renale cronica 

“A livello mondiale, la malattia renale cronica è oggi considerata una priorità per la salute pubblica. Il numero totale di pazienti nel mondo è di poco superiore a 850 milioni – racconta Bianchi a Salute – In particolare va rilevato che la prevalenza di MRC, oggi circa del 10% nel mondo, è in continua crescita”. Attualmente la MRC è tra le prime quindici cause di morte, ma si stima che entro il 2040 diventerà addirittura la quinta causa di morte al mondo, con decessi in aumento da 1,2 milioni nel 2016 a 3,1 milioni nel 2040, spiega ancora l’esperto. Fra il 2007 e il 2017, infatti, la mortalità legata alla malattia renale cronica è aumentata del 41%.

Chi è a rischio

“I soggetti più a rischio di sviluppare la MRC e nei quali questa deve essere ‘attivamente ricercata’ sono coloro che presentano il diabete mellito di tipo II, la sindrome metabolica, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, lo scompenso cardiaco e la cardiopatia ischemica – spiega ancora Bianchi. Specialmente in presenza di questi fattori di rischio è quindi fondamentale sottoporsi periodicamente agli esami di controllo, come la determinazione della creatininemia (ossia dei livelli di creatinina nel sangue) e l’esame delle urine con misura della albuminuria: “Esami semplici, poco costosi ed eseguibili in tutti i setting sanitari, che possono escludere o evidenziare la presenza di un problema renale”, sottolinea l’esperto.

I segnali a cui prestare attenzione

Ma, oltre ai fattori di rischio, ci sono altri campanelli di allarme a cui prestare attenzione? La MRC decorre nella maggior parte dei casi senza manifestare sintomi specifici fino alle fasi più avanzate, prosegue l’esperto: “Alcuni campanelli di allarme devono però far scattare il sospetto e richiedono una valutazione del medico di medicina generale e, quando necessario, del nefrologo”. Fra questi, ricordiamo la presenza di gonfiore alle gambe e al volto, soprattutto al mattino appena svegli, stanchezza inusuale, sintomi gastro-intestinali come riduzione dell’appetito, nausea e vomito, e ancora alterazioni del sonno, irritabilità, alterazioni delle caratteristiche delle urine (urine schiumose o di colore scuro).

La giornata mondiale del rene

E proprio perché si tratta di patologie che tendono a non manifestarsi in modo evidente fino alle fasi più avanzate, che richiedono terapie o interventi salvavita con un forte impatto sulla qualità della vita dei pazienti e dei familiari, favorire la consapevolezza sul tema delle malattie renali è fondamentale. Questo l’obiettivo della giornata mondiale del rene. In questa occasione FIR e SIN organizzano molti eventi informativi, screening gratuiti, camminate collettive per promuovere l’attività fisica come importante misura di prevenzione della MRC. Grazie alla cartina interattiva presente sul sito della FIR è possibile trovare indicazioni su quali iniziative sono previste nella diverse regioni e come accedervi.

“Uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione e all’intervento tempestivo è proprio la non adeguata consapevolezza che le malattie renali sono frequenti e che il più delle volte non causano sintomi, sia da parte dell’opinione pubblica sia dei medici non nefrologi – conclude Bianchi – È necessario fare maggiore informazione sulla MRC e sensibilizzare sui fattori di rischio e sull’importanza della diagnosi precoce. La Giornata Mondiale del Rene si celebra ogni anno, a livello mondiale, proprio per aumentare la consapevolezza dell’importanza dei reni, nostri ‘alleati’ silenziosi per tutta la vita”.



www.repubblica.it 2024-03-13 16:51:01

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