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Cancro, un corso di comunicazione contro le fake news

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Elementi di epidemiologia, organizzazione sanitaria, prevenzione sanitaria. Ma anche focus sulle sperimentazioni cliniche, psiconcologia, neuroscienze e tecniche di comunicazione. Sono alcuni dei temi che verranno approfonditi durante il corso di perfezionamento universitario “Comunicare il cancro, la medicina e la salute”, al via il prossimo 10 maggio presso l’Università Politecnica delle Marche. Un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione, e che mette insieme esperti di comunicazione e specialisti del mondo sanitario, che punta a rendere più affidabile, onesta ed efficace l’informazione sanitaria, con speciale riguardo a quella oncologica. 

Cancro, una comunicazione ancora poco corretta

I dati infatti suggeriscono che siamo ancora lontani dall’obiettivo. La rete e i social media riportano spesso informazioni errate sui trattamenti, non basate sulle evidenze, non di rado su terapie alternative per curare la malattia, spacciate e ritenute credibili. Un fenomeno che, secondo uno studio pubblicato di recente su JMIR Cancer, interessa soprattutto proprio le persone malate di cancro: fino al 70% di loro è stato infatti esposto a un qualche tipo di “cattiva informazione” sui social. E si parla di numeri potenzialmente elevatissimi considerato l’impatto della malattia: solo in Italia sono circa 3,7 milioni di pazienti interessati da tumori, alcuni più curabili, altri meno. 

I benefici di una corretta comunicazione 

Per tutti questi pazienti, per i loro famigliari, ma anche per tutti i cittadini, una informazione corretta e una comunicazione efficace tra medico e paziente possono fare la differenza, come ricorda Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Medica all’ateneo marchigiano, Direttore della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e Tesoriere Nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). “E’ dimostrato che una comunicazione efficace tra paziente e medico aumenti la soddisfazione delle persone, riduca lo stress, promuova un recupero più veloce e migliori il controllo del dolore, l’aderenza al trattamento e la qualità di vita. Le neoplasie hanno un impatto molto forte sul nostro sistema sanitario nazionale, anche in termini di costi diretti e indiretti. Dalle diagnosi fino alla riabilitazione, passando per le terapie e la prevenzione, ogni aspetto dell’oncologia può e deve essere comunicato ai pazienti, ma anche ai cittadini. L’obiettivo del nostro corso è formare dei professionisti in grado di divulgare ed informare su un tema molto complesso e difficile”. 

Così come una corretta comunicazione ha dei benefici per medici e pazienti, una cattiva informazione infatti può essere molto dannosa: “In ambito oncologico, la cattiva informazione è più deleteria che in altri campi, perché impatta sulla salute pubblica e potenzialmente sui pazienti, che rischiano di prendere decisioni sbagliate per il loro percorso di cura – ha aggiunto Marcello D’Errico, Ordinario di Igiene all’Università Politecnica delle Marche – Comunicare il cancro e, più in generale, la medicina e la salute in modo corretto rappresenta un’arma da sfruttare anche in termini di sanità pubblica ed è un formidabile strumento di educazione per l’intera popolazione. Ma, per farlo, bisogna conoscere i meccanismi della comunicazione”.

Un corso per formare professionisti della comunicazione sanitaria

Il corso è diretto a figure diverse. Giornalisti, addetti stampa, impiegati degli uffici di relazioni con il pubblico, ma anche operatori sanitari e portavoci della aziende sanitarie, aggiunge Mauro Silvestrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. Tutti, spiega, possono essere “una “bussola” per la popolazione e aiutarla ad orientarsi in un mare ingestibile di informazioni, spesso purtroppo false. Deve essere compito del mondo accademico affrontare alla base questo problema, puntando ovviamente sulla formazione di nuovi specialisti”. La seconda edizione del corso, investendo sulla formazione di specialisti della comunicazione sanitaria, mira a rispondere a questo bisogno. “Dopo il grande successo della prima edizione abbiamo deciso di replicare con una nuova che prevede grosse novità – conclude Mauro Boldrini, Direttore Comunicazione AIOM – Nell’ultimo anno abbiamo assistito alla fine dell’emergenza legata alla pandemia e all’inizio, o al proseguimento, di gravi crisi internazionali. Tutto ciò ha distolto l’attenzione sul tema delle fake news in medicina che invece è un preoccupante fenomeno che sta proseguendo”. 

Il corso è parte del progetto più ampio Comunicareilcancro ed è reso possibile grazie anche al supporto delle Associazioni Loto odv (associazione contro il tumore ovarico) e Anvolt odv (Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori). Tutte le informazioni (insegnamenti, durata, costi, requisiti) sono reperibili sul sito dell’Università Politecnica delle Marche. C’è tempo fino al prossimo 15 aprile per presentare la domanda di ammissione per i 25 posti disponibili.



www.repubblica.it 2024-03-29 12:53:44

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