Farmaci, i programmi di uso compassionevole fanno risparmiare fino a 50 milioni di eu…



Da 26,5 milioni a 50,6 milioni di euro: è quanto si stima che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) riesca a risparmiare ogni anno grazie ai programmi di uso compassionevole dei farmaci (CUP) finanziati dall’industria farmaceutica, impiegati su pazienti affetti da malattie gravi che non hanno i requisiti per accedere alla fase sperimentale. Il dato, mai calcolato prima, è emerso da un’analisi del Cergas SDA Bocconi, svolta in collaborazione on Roche Italia e condotta da Claudio Jommi e Marianna Cavazza.

 

Lo studio

I programmi di uso compassionevole dei farmaci sono uno strumento che consente un accesso precoce a nuove opzioni di trattamento per quei pazienti affetti da patologie gravi, malattie rare, tumori rari o in condizioni di malattia che li pongano in pericolo di vita, per le quali non ci sono valide alternative terapeutiche disponibili. Rappresentano dunque un’importante opportunità in primis per i pazienti, ma anche per i clinici e per tutto il sistema. L’analisi sul risparmio per il SSN è stata svolta su 12 CUP attivati da Roche dal 2016 a oggi (di cui 9 riferiti a patologie oncologiche), all’interno dei quali sono stati trattati 2.713 pazienti. L’effetto economico netto è stato stimato come differenza tra i costi che il SSN avrebbe sostenuto per l’eventuale terapia a suo carico e i costi che ha sostenuto per i CUP, rappresentati dai costi dei farmaci assunti in combinazione con quelli forniti in CUP, dalle procedure diagnostiche non coperte e dalla gestione degli eventuali effetti avversi delle terapie.

 

Secondo gli autori, il risparmio complessivo annuo è compreso, a seconda dei farmaci potenzialmente utilizzati in pratica clinica, da 26,5 milioni a 50,6 milioni di euro. Un risparmio che potrebbe in realtà essere sottostimato – spiegano – in quanto “non sono stati inclusi i costi degli effetti collaterali associati all’uso di farmaci alternativi a quelli utilizzati in CUP. “Questa prima evidenza – concludono Jommi e Cavazza – fornisce una fotografia oggettiva degli effetti economici per il SSN. La stima di impatto economico potrebbe essere integrata ulteriormente dagli effetti sui costi generati dalla differente efficacia tra farmaco in CUP e l’eventuale alternativa terapeutica”.



www.repubblica.it 2021-05-28 15:28:42

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