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Quattro regole per tutelare la propria salute sessuale

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L’attitudine degli italiani verso il sesso oggi, dopo l’emergenza Covid, è un tema che, negli ultimi mesi, ha generato crescente attenzione ed è stato indagato da più parti: la campagna #regalatevilasalute vuole rispondere proprio alla complessità del quadro che emerge, fornendo 4 regole importanti per vivere bene la propria sessualità nel contesto attuale. E’ stata appena presentata la prima campagna di sensibilizzazione sul benessere sessuale della coppia nel post pandemia, ed è patrocinata da un prestigioso Comitato Scientifico presieduto dal professor Sergio Pecorelli e composto dalla dottoressa Silvia Bonetti, il professore Roberto Burioni, il dottor Carlo Gastaldi e il professore Emmanuele A. Jannini.

Altro elemento della campagna è la chiamata all’universo maschile -oltre che a quello femminile- grazie alla partnership con la Lega Basket Serie A, che ne ha sposato il fine educativo e ne condivide il pubblico giovane e attento.

Proprio ai ragazzi, infatti, sono rivolte le iniziative e gli eventi che saranno realizzati in collaborazione con la LBA durante le giornate di campionato, per avvicinare la campagna ai giovani su tutto il territorio nazionale.

Sono passati quasi due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, periodo durante il quale in tanti sono stati costretti a ridisegnare i confini entro cui esprimere affetti, emozioni, sesso, incontri. I dati fotografano la fragilità delle relazioni e dell’intimità di coppia. Ci si avvia ora verso una fase di nuova normalità, un periodo in cui nulla sarà più come prima della pandemia ma si torna a vivere il contatto fisico, in quella che si potrebbe definire una “rivoluzione degli abbracci”.

“Viviamo una fase molto complessa e di straordinaria rinascita. Quello di cui ci rendiamo sempre più conto, come educatori e come scienziati, è che non parliamo abbastanza di salute della coppia che invece vive in osmosi e infatti le scelte fondamentali si fanno in due”– afferma Emmanuele Jannini, professore Ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica presso l’Università di Roma Tor Vergata. “Le persone che stanno in coppia possono ottenere un formidabile elemento di rinforzo o al contrario di scoraggiamento: lo vediamo proprio in questi giorni negli atteggiamenti verso gli strumenti di prevenzione dal Covid-19, ma il meccanismo è lo stesso se parliamo di misure di prevenzione per il benessere sessuale della coppia”.

“L’idea – aggiunge il dottor Carlo Gastaldi, Direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Istituto Clinico Città di Brescia, Gruppo San Donato e ideatore della campagna – nasce da un’importante osservazione: sono circa 3 milioni le infezioni a trasmissione sessuale che vengono diagnosticate ogni giorno in tutto il mondo e, secondo i dati dell’OMS, 350milioni sono di origine batterica, ma sono più del doppio quelle di origine virale. Si stima che circa 400milioni di persone abbiano contratto una infezione da herpes virus e circa 290milioni di donne da virus dell’Hpv”.

A fronte del quadro epidemiologico, l’obiettivo di #regalatevilasalute è di sensibilizzare le giovani coppie sull’importanza della salute sessuale (eventuali problemi riscontrati durante l’intimità spesso sono il campanello d’allarme di un disagio o di malattie croniche che devono essere affrontate tempestivamente) e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

La campagna, in questa fase di ripresa delle attività relazionali e sessuali, propone 4 regole per la prevenzione della salute della coppia:

1)

Il benessere sessuale è uno dei principali bio-marker della salute dell’individuo. Non trascurare eventuali problemi riscontrati durante l’intimità.

Alcuni sintomi sessuali come la disfunzione erettile, possono essere campanelli d’allarme di altre patologie. “Le disfunzioni sessuali sono, infatti, forse il più sensibile biomarcatore della salute generale. Vanno in questa direzione le diverse scoperte che nel tempo hanno contribuito ad aiutare sia l’uomo che la donna a prevenire le disfunzioni sessuali e, quando presenti, a curarle” – afferma il Emmanule A. Jannini, che aggiunge “dopo la rivoluzione della pillola femminile e della pillola blu, ovvero il sildenafil che la tecnologia ha recentemente reso in una formulazione evoluta, in film orodispersibile (il Ticket-2-Love), si intravede ora la Terza Rivoluzione Sessuale. Attraverso il vaccino anti Covid-19, stiamo tornando alle relazioni, stiamo vivendo la Vax Revolution, la rivoluzione degli abbracci, generata dalle coppie, dalle neo-coppie e dai nuovi partner che tornano ad avvicinarsi. Il green pass che permette – giustamente – di accedere alle dimensioni sociali, può così essere declinato in termini di Red Pass, ovvero di passaporto rosso dell’amore, dell’incontro, della passione e del sesso”.

2)

Educare alla prevenzione a partire dalla giovane età.

L’invito ad attivare pratiche di prevenzione viene dal Presidente del board scientifico, nonché clinico di lunga esperienza e accademico a livello internazionale. “È importante sottolineare che le malattie sessualmente trasmissibili possono colpire chiunque abbia rapporti sessuali non protetti, indipendentemente dall’età, dal sesso e dall’orientamento sessuale – afferma Sergio Pecorelli, professore Emerito di Ostetricia e ginecologia e già Rettore dell’Università di Brescia. Uno dei principali metodi di prevenzione è dato dall’uso del preservativo. Non possiamo non considerare che le malattie sessualmente trasmissibili, se trascurate, possono causare nel tempo delle complicanze importanti, come l’infertilità o la difficoltà nell’avere figli, sia per gli uomini che per le donne. Nel new normal ancor più che in passato è importante che si diffonda la cultura dell’educazione sessuale: si dovrebbe spiegare ai ragazzi e alle ragazze già dalla giovanissima età, quando sono ancora tra i banchi di scuola, l’importanza della prevenzione e della vaccinazione. Questa cultura manca anche a livello delle famiglie”.

3)

Fare i vaccini (HPV e contro le Epatite B)

Purtroppo oggi si nota ancora una certa reticenza verso il vaccino come forma di prevenzione. “Nell’ultimo anno e mezzo, a causa delle restrizioni che sono state imposte dal Covid-19 – afferma  Roberto Burioni, Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – tante persone hanno rimandato o hanno omesso le vaccinazioni. Inoltre nell’ultimo anno si è manifestato sempre più in tutta la sua drammaticità un altro problema: la diffidenza nei confronti di tutte le vaccinazioni, una diffidenza basata sui sentimenti irrazionali e di superstizione. La vaccinazione, però, non è solo un gesto di protezione individuale, ma è un atto di responsabilità sociale, che se viene omesso può portare alla circolazione di virus, di batteri e di agenti patogeni che altrimenti potremmo eliminare per sempre. Lo vediamo con il Covid ma anche con l’HPV che sta vivendo una recrudescenza intergenerazionale”.

4)

Non vivere la protezione come un senso di sfiducia verso l’altro e stare attenti ai rapporti a rischio.

La relazione sessuale va vissuta con profonda armonia. Su questo può essere importante l’aiuto del ginecologo che accompagna le pazienti nelle diverse fasi della vita e riesce a entrare nella loro sfera più intima.

“È importante che durante l’intimità ci si doni sempre nel pieno rispetto dell’altra persona – sottolinea Silvia Bonetti, dirigente Medico dell’unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Istituto Clinico Città di Brescia, Gruppo San Donato – perché la gioia della condivisione e del piacere diventino anche salute. È quindi fondamentale che l’oggi venga vissuto con responsabilità, perché possa garantire un domani felice e sicuro, quindi è estremamente importante proteggersi dai rapporti a rischio”,  conclude.



www.repubblica.it 2021-11-19 08:21:00

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