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Virus respiratorio sinciziale, aumentano i ricoveri. Per i bambini prematuri disponib…

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Continuano ad aumentare i ricoveri dei bambini sotto i due anni a causa del virus respiratorio sinciziale (Vrs), e la concomitanza con l’aumento dei casi anche infantili di Covid rende la situazione dei reparti pediatrici di tutta Italia ancora più sotto pressione.

“Sia nelle strutture del Nord che in quelle del Sud si vive un momento particolarmente complicato”, conferma Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (Sin) e direttore della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma: “E la situazione – sottolinea – è peggiorata dalla concomitanza con il Covid che colpisce anche i bambini sotto i 12 anni che non possono ancora essere vaccinati”.

 

Non esiste un vaccino o cure specifiche per il virus sinciziale respiratorio, ma per i neonati prematuri, in particolare per i più fragili, è prevista una profilassi con un anticorpo monoclonale (palivizumab), che viene somministrata entro i primi sei mesi di vita.

“È consigliata per tutti i nati prima della 29esima, mentre per i nati dalla 29esima alle 35esima è consigliata nei bambini che presentano fattori di rischio”, spiega Orfeo: “Consiste in 5 iniezioni intramuscolari da effettuare una volta ogni 30 giorni, da novembre a marzo, la stagione epidemica. In alcuni casi è anche possibile una sesta dose ad aprile”.

Per i bambini più grandi, la Sin raccomanda l’igiene primaria, e cioè le stesse precauzioni che abbiamo imparato per Covid: lavaggio e disinfezione delle mani, mascherine, attenzione a non frequentare luoghi chiusi e affollati e distanziamento.

Il virus respiratorio sinciziale, che le scorse settimane ha colpito anche la figlia di Chiara Ferragni e Fedez, si presenta con tosse e raffreddore, che possono poi evolvere in bronchioliti e polmoniti. È molto frequente, è facile contrarlo se si frequentano luoghi affollati, e rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero sotto l’anno di età. Rispetto alle attese, il virus quest’anno è arrivato in anticipo per effetto delle misure di contenimento per il Covid adottate lo scorso anno, che avevano bloccato anche la diffusione di questo virus, come spiegano gli esperti.

A cosa bisogna prestare attenzione? “Ad esempio alla perdita dell’appetito”, risponde Orfeo: “Alla comparsa dei primi sintomi è importante fare subito una visita pediatrica. Non esiste una terapia specifica ma cogliendo per tempo i segnali e con un pronto intervento pediatrico si può evitare il ricovero in ospedale, che invece – conclude – è necessario in caso di peggioramento della respirazione”.



www.repubblica.it 2021-11-29 12:24:23

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