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“Ho avuto il Covid e ora tutto sa di uova marce. Ragazzi vaccinatevi”

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“Mangio uova marce e bevo benzina da una settimana. Il Covid mi ha fatto perdere l’olfatto e il gusto e da quando li ho riacquistati, ogni cibo ha un unico sapore, disgustoso. Sono vaccinato e rispondo a chi ora mi urla ‘meglio contagiati che vaccinati’ oppure mi chiede ‘allora a che serve il vaccino se ti sei ammalato?’ Serve che ho 23 anni e mi ha evitato il ricovero o addirittura di finire in terapia intensiva. Non solo, se non fossi stato immunizzato avrei infettato tutta la mia famiglia che comunque è vaccinata. Invece stanno tutti bene, compreso mio nonno. Se lui avesse preso il Covid, come l’ho preso io, sarebbe morto. Ecco a che serve il vaccino”.

Domenico è uno studente universitario che vive a Palermo impegnato con il servizio civile. Vaccinato a giugno con il monodose J&J, alla fine di agosto ha contratto il virus Sars-CoV-2 restando per oltre un mese positivo e quindi in isolamento, lontano dalla sua famiglia e gli amici. Ora sta meglio, ma da settembre combatte con i disagi dovuti al Long Covid: stanchezza, difficoltà di respirazione, perdita di olfatto e gusto. Sabato pomeriggio, stanco di leggere di “coronaparty” organizzati nei boschi dai suoi coetanei in Alto Adige e vedere le piazze piene di ragazzi che urlavano “meglio infettati, che vaccinarsi”, si è collegato a Twitter sfogandosi e raccontando la sua storia di malato di Covid.

I tweet agli amici

Una decina di tweet, uno di seguito all’altro, che all’inizio erano rivolti soprattutto ai suoi amici. Poi improvvisamente qualcosa nel suo profilo è cambiato: i follower da 2 mila in poche ore sono diventate 10 mila e ha cominciato a ricevere messaggi violenti dai no- vax. “Mi sono chiesto cosa fosse accaduto, visto che non uso molto twitter”. E’ successo che i post di Danpo (questo il suo nickname) sono stati rilanciati Roberto Burioni, il popolare virologo e accademico oltre che da alcune testate giornalistiche nazionali. Da quel momento, Danpo si è ritrovato al centro di una polemica tra vax e no vax.

 “In realtà, fino al 27 novembre Twitter lo usavo di rado, solo come forum di discussione tra amici – racconta Domenico – sabato volevo solo condividere con loro il mio problema di Long Covid. Quello che è accaduto dopo la mia serie di tweet ancora mi sembra incredibile, mi hanno perfino chiesto di mostrare la mia cartella clinica e il green pass. Sono stato minacciato, per questo ora ho paura di rivelare il mio cognome”.

Perdere olfatto e gusto

Ecco di cosa parlavano i tweet di Danpo. “Alcuni di voi sanno che ho avuto il Covid a settembre, nonostante io e la mia famiglia siamo tutti vaccinati. Il Covid mi ha fatto perdere subito l’olfatto e il gusto oltre a tutti gli altri sintomi che descrivono in tv. Da una settimana ho riacquistato il gusto e l’olfatto, ma sono alterati. Nel mio caso non significa che prima le lasagne mi piacevano e adesso le detesto, significa che non sento più il loro sapore. Significa che qualsiasi cibo io mangi (dalla pasta alla verdure) quello che sento è un unico sapore, disgustoso, che posso descrivervi come quello delle uova marce”.  Si è accorto di questa alterazione, quando una sera a tavola mangiando un piatto di pasta ha chiesto ai suoi familiari se il sugo fosse andato a male e se anche loro sentivano lo stesso sapore terribile. Ma né i suoi fratelli nemmeno i suoi genitori percepivano la stessa sensazione. A quel punto, Domenico ha capito che si trattava ancora della conseguenza della sua malattia dovuta al contagio da Sars-Cov-2.  

E dopo i sapori, Domenico inizia ad avere gli stessi problemi con gli odori. “Due settimane fa ho ripreso a sentire gli odori, ma anche in questo caso sento lo stesso odore nauseabondo, perfino quando mia madre cucina un semplice sugo penso che stia usando qualche detersivo e non posso fare altro che chiudermi nella mia stanza. Quell’odore di benzina si riflette anche sulle bevande come la Coca Cola e il caffè”, racconta Domenico.

L’odore della benzina

Ha scritto nel suo profilo: “Per me tutto odora di benzina. Ora facendo finta di non rimanerci di m… quando mi sento dire ‘vabbè poteva andarti peggio, potevi crepare’, vi chiedo di concentrarvi e pensare come sarebbe stata la vostra vita, se ogni giorno mangiaste cose che sanno di uova marce e sentite odore  putrido nell’aria. L’unica cosa che riesco a bere è fortunatamente l’acqua. Devo chiedere costantemente aiuto ai miei genitori perché non capisco se quello che sto mangiando sia effettivamente andato a male, oppure quel sapore terribile sia dovuto al fatto che ho ancora ai sapori alterati”.

Il Long Covid

Da quel momento Danpo e i suoi genitori hanno girato molti studi medici per cercare una soluzione (gastroentorologo, otorinolaringoitra, esperti di Covid) ma nessun farmaco è riuscito a far passare quella sensazione, che sta creando al ragazzo anche problemi di relazioni sociali . “Mi hanno detto che il mio problema riguarda solo una parte di chi con il Covid ha perso l’olfatto e il gusto e che affligge in particolare i giovani. Potrebbe durare perfino 10 mesi oppure essere irreversibile. Sembra non si sia una cura specifica, che devo solo aspettare e avere pazienza”, spiega Domenico.

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“Indossate le mascherine”

Fin quei la sua storia, poi su Twitter ha voluto lanciare un messaggio ai suoi coetani: “Indossate la mascherina e vaccinatevi perché sopravvivere al Covid vi lascia comunque deficit gravi. Trascuro i problemi ai polmoni che comunque sono gestibili. Indossate le c… di mascherine, vaccinatevi e state attenti. Aggiungo una chicca: sapete come devo lavarmi i denti? Anche il dentifricio sa di marcio, quindi se li lavo con poco dentifricio il più delle volte devo rimanere diverso tempo a sciacquarmi la bocca. Togliere quel gusto di schifo dalla bocca è difficile”.

Da quel momento i suoi post vengono rilanciati su Twitter, Instagram e Facebook, riceve molti attestati di solidarietà e vengono usati come appello ai giovani a vaccinarsi. “Ma su di me si scatenati soprattutto i no-vax, accusandomi di aver detto una bugia: che non è vero che io sia vaccinato. Ho perfino pubblicato, cancellando i dati sensibili, il mio green-pass. In questo modo speravo di convincerne, almeno qualcuno. Pensavo che la mia storia alle prese con gli straschi che ti lascia il Covid potesse essere un contributo importante. Ma i torni sono diventati sempre più violenti e aggresivi. Così, alla fine ho capito che non potevo arginarli e ho smesso di rispondere”.  

Ed è così che i post di Danpo terminano: “Ho condivso la mia esperienza non per convincere i fanatici, ma perché stavo passando un brutto momento. Non rompete. Grazie a chi ha speso parole per me e chi ha raccontato la sua storia, Agli altri sapete la strada da intraprendere per andate a quel paese”        



www.repubblica.it 2021-11-30 13:46:33

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