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Da Greys’Anatomy a The Good Doctor: la pandemia raccontata nelle serie televisive

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La pandemia vista in tv: non al telegiornale ma nelle serie a tema medico che raccontano l’attualità in modo più tempestivo di quanto non riescano a fare libri e film che richiedono tempi di produzione più lunghi. E così da Greys’Anatomy, a The Good Doctor a New Amsterdam, Covid-19 perde i connotati di notizia di cronaca per diventare racconto di vita quotidiana e di come l’epidemia ci ha cambiati. A fare un’analisi delle serie televisive che hanno affrontato il tema è stato un gruppo di ricercatori spagnoli che ha pubblicato i risultati su Jama.

Il Covid-19 nei ‘medical drama’

Attraverso una ricerca online effettuata consultando l’Internet Movie Database sono state individuate 5 serie televisive in cui è stato trattato il tema Covid-19 e che sono state trasmesse in 60 episodi tra novembre 2020 e maggio 2021: The Good Doctor, Grey’s Anatomy, Chicago Med, The Resident e New Amsterdam. Il team di ricercatori ha analizzato attentamente i 60 episodi e ne ha individuati 35 nei quali la pandemia è stata sviluppata affrontando temi diversi, dalla paura di morire a quella di recarsi in ospedale, all’apprezzamento nei confronti dei medici. Tra i temi più trattati nelle serie tv anche quello dei vaccini contro il Covid-19 e quello della disinformazione.

Come si evolve il racconto

I primi due episodi della quarta stagione di The Good Doctor sono stati ambientati nelle prime settimane dell’epidemia nel nord della California. L’incertezza della prima fase della pandemia è stata raccontata attraverso la scena di una donna che si è presentata al pronto soccorso con sintomi da Covid-19 e che è stata dimessa con una diagnosi di influenza. Al momento della messa in onda, gli spettatori erano già ben consapevoli che si trattava di una diagnosi errata. Poi, però, si cambia registro e la pandemia viene rappresentata come un’emergenza che viene tenuta sotto controllo in The Good Doctor, Chicago Med, The Resident e New Amsterdam. I primi episodi della nuova stagione di tutti i ‘medical drama’ sono stati ambientati nel bel mezzo della pandemia, quando i protocolli Covid-19 erano già stati implementati negli ospedali e quindi anche in quelli dei set. Il primo episodio della terza stagione di New Amsterdam si apre proprio con una commovente sinossi di tre minuti della pandemia, dalle prime fasi più difficili, allo smantellamento delle tende da Covid-19 allestite fuori dagli ospedali alla somministrazione del vaccino.

I nuovi episodi in un mondo post-pandemico

Ma anche in tv ad un certo punto è arrivata la voglia di voltare pagina e sperare che – almeno sullo schermo – l’incubo Covid fosse finito. E così, dopo i suoi primi due episodi, nell’ultima serie di The Good Doctor è stato incluso un messaggio che chiariva che la storia era ambientata in un mondo postpandemico. Sebbene le narrazioni di Chicago Med, The Resident e New Amsterdam non facciano a meno della pandemia, le mascherine per il viso vengono utilizzate solo in rare occasioni dopo gli episodi di metà novembre 2020. Si mostra che i pazienti portati al Pronto soccorso di Chicago Med e New Amsterdam richiedono un rapido test Covid-19, ma in seguito i pazienti vengono visitati in ospedale senza mascherine.

Il burn-out dei medici in tv

Uno degli aspetti meglio rappresentati nei ‘medical drama’ televisivi sono gli effetti psicologici della pandemia sugli operatori sanitari. In diversi episodi si racconta il loro esaurimento nervoso, l’ansia, la rabbia e la paura, tutte condizioni ampiamente riportate dalle cronache sulla pandemia. In The Good Doctor, per esempio, il capo della chirurgia Audrey Lim sperimenta l’insonnia, rivivendo negli incubi il trauma dello spegnimento della ventilazione meccanica mentre i parenti salutano i pazienti attraverso le videochiamate. Quando negli episodi si racconta che la pandemia è ormai superata, la dottoressa continua a soffrire di insonnia, cercando di nascondere l’impatto mentale della sua esperienza a colleghi e amici per salvaguardare la sua carriera, ma alla fine decide di seguire il trattamento per il disturbo da stress post-traumatico. Nella serie Chicago Med, un medico consulta un terapeuta dopo aver perso un paziente Covid-19 e si rende conto che i suoi sintomi derivano dal disturbo da stress post-traumatico. In Grey’s Anatomy l’effetto della perdita dei pazienti e l’importanza di prendersi cura della propria salute fisica e mentale viene raccontato in modo esemplare. Non solo: Chicago Med e New Amsterdam raccontano anche le sensazioni di inadeguatezza di alcuni professionisti che si incolpano per aver “mancato la battaglia della pandemia”.

La denuncia della scarsità di risorse ospedaliere

I personaggi di Grey’s Anatomy e The Resident perdono i propri cari a causa del Covid-19; in quest’ultimo, questa dolorosa perdita è viziata anche dal sospetto di cure inadeguate per mancanza di risorse. In effetti, in tre serie televisive (Chicago Med, Grey’s Anatomy, The Resident), la rappresentazione dei medici come eroi che sacrificano la propria salute per prendersi cura dei pazienti viene utilizzata anche per denunciare la mancanza di risorse ospedaliere. In The Good Doctor, per esempio, il capo Lim si lamenta della carenza di tamponi. In Chicago Med, un paziente muore dopo che il trattamento di ossigenazione extracorporea a membrana (Ecmo) è stato annullato perché non sono disponibili unità Ecmo sufficienti. In New Amsterdam la carenza di farmaci viene superata grazie alla mediazione dei direttori ospedalieri della città. Grey’s Anatomy mostra la carenza di dispositivi di protezione e la necessità di disinfettare le mascherine con luce UV in modo che possano essere riutilizzate. Mostra anche la scarsità di letti e ventilatori in terapia intensiva, culminando nel decimo episodio della diciassettesima stagione con il dilemma morale di decidere come distribuire risorse limitate tra i pazienti.

Quando il virus infetta i medici

L’infezione degli operatori sanitari con Sars-CoV-2 è un altro argomento comune. The Good Doctor racconta le storie di due professionisti che contraggono il Covid-19 perché non indossano le mascherine: uno è un medico che ha una malattia lieve, si riprende e torna al lavoro nell’episodio successivo; l’altra è un’infermiera che si ammala gravemente e alla fine muore nell’unità di terapia intensiva. Anche lo psichiatra di Chicago Med sviluppa un caso lieve della malattia mentre un medico nella serie New Amsterdam e due a Grey’s Anatomy sviluppano una forma grave di malattia. All’inizio si è asintomatici, poi si manifestano sintomi neurocognitivi e infine si migliora. Particolarmente interessante è il caso di Meredith Grey, la protagonista di Grey’s Anatomy, la cui malattia è presente in ogni episodio della stagione. Gli spettatori vedono il decorso della malattia, il trattamento, l’ospedalizzazione, la cautela per le decisioni mediche, la ventilazione meccanica e l’inclusione in uno studio clinico sperimentale.
 



www.repubblica.it 2021-12-29 06:34:00

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