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Tumore del polmone: studio italiano combina vaccino anticancro con chemio o immunoter…

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Un vaccino anticancro da affiancare alla chemioterapia o all’immunoterapia nei pazienti con tumore polmonare avanzato che non rispondono più alle terapie di prima linea. Una sfida importante visto che per alcuni pazienti ad un certo punto l’incanto dell’immunoterapia si rompe e si sviluppa una resistenza. Molti pazienti, infatti, dopo un periodo iniziale di beneficio, tendono ad avere nuovamente una progressione ed evoluzione della malattia. Ma dal congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) arrivano nuove possibili prospettive grazie alla presentazione di uno studio di fase 2 condotto dall’Irccs Istituto Regina Elena di Roma che coinvolge 20 centri italiani e 10 centri francesi e spagnoli.

La ricerca

La sperimentazione ha preso il via un anno fa e sta arruolando oltre 100 pazienti con tumore del polmone metastatico non a piccole cellule (NSCLC), che non rispondono più alle cure di prima linea con chemio e immunoterapia. L’obiettivo è valutare l’efficacia di un innovativo vaccino sperimentale anticancro, basato su neoepitopi, combinato con chemioterapia o immunoterapia. “Sui pazienti resistenti all’immunoterapia – dichiara Federico Cappuzzo, direttore dell’Oncologia Medica 2 dell’Irccs Istituto Regina Elena di Roma, ideatore e promotore dello studio – si stanno concentrando maggiormente gli sforzi dei clinici e dei ricercatori, per identificare nuovi farmaci o nuove combinazioni terapeutiche. Ci auguriamo che il nostro studio multicentrico internazionale possa avanzare e raggiungere questi obiettivi”.

La resistenza alle cure

L’immunoterapia ha rivoluzionato le prospettive di cura. Fino a 10 anni fa una diagnosi di tumore al polmone invasivo, avanzato o metastatico, corrispondeva quasi sempre ad una prognosi infausta. Oggi, grazie all’immunoterapia la prognosi e la qualità di vita di molti malati è migliorata. Quello che si cerca di capire ora è perché ad un certo punto non si risponde più alle cure. “Dopo un periodo iniziale di beneficio – spiega Cappuzzo – alcuni pazienti tendono purtroppo ad avere una progressione della propria malattia. Per questi pazienti abbiamo dei programmi sperimentali tra cui anche un programma con un vaccino innovativo che stiamo utilizzando in associazione alla chemioterapia o in associazione alla stessa immunoterapia e noi ovviamente ci auguriamo che i risultati di questo studio possano contribuire a migliorare l’andamento dei pazienti con questo tipo di patologia”.  Lo studio è rivolto a persone selezionate con caratteristiche e requisiti ben precisi che i medici valutano di volta in volta quando il paziente si presenta alla loro osservazione.

Come agisce il vaccino anti-cancro

Il nuovo vaccino anticancro agisce su 5 antigeni tumorali molto frequenti nel tumore al polmone. Il suo utilizzo in studi precedenti ha mostrato un rapporto positivo di rischio-beneficio, rispetto allo standard di cura, nei pazienti con NSCLC avanzato, resistenza alla chemioterapia seguita da immunoterapia e senza alternative terapeutiche. Ora si aggiunge un tassello in più, grazie alla sperimentazione in cui il vaccino si affianca a chemio o alla stessa immunoterapia.
 



www.repubblica.it 2022-06-07 15:01:20

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