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Ecco perché il sole fa venir fame. Soprattutto ai maschi

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L’aperitivo, il gelato, lo snack a metà giornata. Se lo stimolo della fame, nonostante il gran caldo, si fa comunque sentire, potrebbe esserci una spiegazione scientifica. Ma solo per i maschi. Due studi su persone e topi dell’Università di Israele, in collaborazione con altri atenei, hanno concluso che l’esposizione alla luce del sole stimola l’appetito e porta a incrementare del 17% le calorie ingerite quotidianamente, fino a un aumento massimo di 300 calorie al giorno. Il meccanismo coinvolge la grelina, il cosiddetto ormone della fame, ma scatta solo negli uomini, mentre nelle donne non si osserva nessuna variazione di appetito.

In che cosa consiste la scoperta

I ricercatori avevano notato che i topi maschi esposti ai raggi ultravioletti (durante una ricerca sul cancro alla pelle) mostravano livelli di grelina molto alti rispetto alla norma, così Carmit Levy, docente di Genetica molecolare e Biochimica, e principale autrice dello studio, ha analizzato i dati di 3.000 persone, dai 26 ai 65 anni, che avevano risposto a un questionario sulle abitudini alimentari come parte di un’indagine condotta dal governo israeliano. I risultati hanno sorpreso: gli uomini consumano in media il 17% di calorie in più durante i mesi più soleggiati, da marzo a settembre, rispetto al resto dell’anno. Un fenomeno che non interessa le donne, il cui introito calorico rimane invariato durante l’arco dei dodici mesi, probabilmente perché, ipotizzano gli scienziati, l’effetto delle radiazioni solari sull’ormone della fame viene bloccato dall’ormone femminile estrogeno.

Per confermare il risultato i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di 13 uomini e 14 donne (tra i 18 e i 55 anni) di trascorrere 25 minuti fuori al sole, con braccia e gambe scoperte. Hanno poi indagato sul loro appetito e anche in questo caso i maschi hanno confermato di avvertire un’aumentata sensazione di fame, al contrario delle donne. Tutti i risultati sono stati pubblicati su Nature Metabolism.

Come funziona l’ormone della fame

“Questa scoperta dell’Università di Israele è un meccanismo che non si conosceva ed è molto interessante – commenta Andrea Ghiselli, presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione – Dando per certo che l’esposizione solare causi appetito, si potrebbe intervenire in questa direzione per trattare alcune patologie, come bulimia, anoressia, obesità. La grelina è l’ormone della fame, viene prodotto nello stomaco e il suo compito è stimolare l’appetito. L’uomo è un animale diurno ed è quindi normale che la ricerca del cibo sia guidata dalla presenza della luce. Resta da chiarire come esattamente i raggi solari possano scatenare questo ormone. Visto che anche la donna è un animale diurno dovrebbe essere soggetta allo stesso effetto. Occorreranno altri studi per chiarirlo”.

Più calorie significa più peso?

Un altro aspetto da indagare, secondo l’esperto, è se l’aumento di appetito porti anche a un aumento del peso. “Sembrerebbe di no – sottolinea Ghiselli – perché non abbiamo evidenze scientifiche che d’estate si ingrassi. Eppure, 300 calorie in più al giorno, come quelle rilevate dallo studio, sono tantissime e porterebbero a un salto della bilancia notevole. Probabilmente intervengono altri meccanismi, non ancora noti, che ci salvano dal mettere su peso. Ed è anche vero che in estate tendiamo a mangiare più frutta, più verdura e cibi più leggeri”.

Qualche idea per gli spuntini più consigliati

Se davvero il sole ci mette più fame, ecco qualche idea per spuntini sani durante le vacanze: “Yogurt bianco (perché quelli aromatizzati possono avere un elevato contenuto di zuccheri), che si può addolcire con pezzi di frutta fresca. Oppure una manciata di frutta secca, ma attenzione a non esagerare perché contiene molte calorie. In generale, per i pasti, prediligere alimenti vegetali e legumi, che riempiono la pancia ma sono poco calorici – consiglia il nutrizionista – È sbagliato considerare le verdure come un contorno, in realtà sono un pasto vero e proprio e i legumi possono essere considerati un secondo piatto. Ricordiamoci che l’alcol è ricchissimo di calorie, anche se non vengono percepite perché si bevono. I dolci a fine pasto? La frutta è la scelta migliore, ma qualche dessert alla settimana si può consumare. E ben venga anche la grigliata a Ferragosto. A patto di continuare a muoversi anche in vacanza. Basta poco, qualche nuotata, le escursioni in montagna, le passeggiate con il cane o con i bambini al parco giochi”.

 



www.repubblica.it 2022-07-23 05:36:31

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