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Aneurisma dell’aorta toracica, ecco il trattamento su misura in base a genere e peso

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Screening mirato nelle famiglie in cui ci sono stati casi. Interventi mirati per uomini e donne, considerando anche le dimensioni dei vasi sanguigni. Team interdisciplinari per offrire il meglio della chirurgia e del monitoraggio della situazione. E, soprattutto, paziente protagonista della scelta terapeutica sul letto operatorio. Così affronteremo sempre meglio la potenziale “bomba a orologeria” rappresentata dall’aneurisma dell’aorta toracica e dalla dissezione aortica.

Queste lesioni si sviluppano nel tempo e poi si manifestano a volte improvvisamente, magari in seguito ad una puntata ipertensiva, mettendo a rischio la vita di chi ha in petto queste alterazioni della parete arteriosa. L’American College of Cardiology e l’American Heart Association presentano su Journal of American College of Cardiology e Circulation le nuove linee guida realizzate da un team di esperti coordinato da Eric M. Isselbacher, per la diagnosi precoce e trattamento di queste patologie, puntando soprattutto sull’importanza di sospettare e scoprire attraverso test specifici le lesioni, per poter poi intervenire nel modo migliore, caso per caso.

Cosa sono aneurisma e dissezione dell’aorta

L’aorta toracica è la parte di vaso più vicina al cuore, L’aneurisma è una malattia subdola e potenzialmente mortale, con poco meno di 2000 casi l’anno in Italia. Il problema è legato ad una dilatazione della principale arteria vicina al cuore, – che trasporta circa 200 milioni di litri di sangue nell’arco di una vita media e ha un diametro di 3 centimetri. Quando si realizza l’aneurisma, una sorta di “bolla”, il diametro del vaso si sfianca anche se in quasi tutti i casi nemmeno ci si accorge di quanto avviene.

La lesione interessa di più gli uomini rispetto alle donne, con un rapporto di tre a uno, e la fascia di età tra i 55 e i 75 anni. Le cause principali sono di natura congenita – legate a malattie che indeboliscono o alterano le pareti dell’aorta come la sindrome di Marfan, o l’arteriosclerosi. Ma importanti possono essere anche i traumi derivati da violenti tamponamenti stradali che portano l’aorta a lacerarsi.

Il fumo, l’ipertensione e la familiarità sono fattori di rischio determinanti per l’aneurisma dell’aorta. La dissezione aortica invece esordisce acutamente con lo slaminamento delle pareti aortiche. A seconda della porzione di vaso colpita e della sua estensione, può avere un’altissima mortalità.

Importante studiare i nuclei familiari

Prima di tutto, in chiave preventiva, si punta l’attenzione sulla necessità di identificare i soggetti a maggior rischio di sviluppare malattie dell’aorta. Per questo l’attenzione si deve concentrare sulle famiglie in cui si sono già manifestati casi. Lo screening familiare deve prevedere sia test genetici mirati sia esami radiologici, studiando tutti i parenti di primo grado di individui con diagnosi di aneurisma della radice aortica o dell’aorta toracica ascendente, o di quelli con dissezione aortica. Si ricorda anche come sia importante realizzare esami come la Tac o la risonanza magnetica in un unico centro o comunque seguendo la stessa tecnica.

Interventi su misura

Le nuove linee guida raccomandano di programmare gli eventuali interventi anche in base alla struttura fisica dei pazienti, specie se sono molti piccoli o alti rispetto alla media. Per il resto, nei centri specializzati la soglia per l’intervento chirurgico per aneurismi sporadici della radice aortica e dell’aorta ascendente è stata abbassata da 5,5  a 5 centimetri in alcuni individui, ricordando che il rischio di aneurisma o dissezione aortica aumenta con le dimensioni.

Con questa raccomandazione, individui selezionati possono sottoporsi a un intervento chirurgico salvavita prima per prevenire la morte per aneurisma o dissezione aortica. Inoltre, le linee guida aggiornano la definizione di tasso di crescita rapida dell’aneurisma: l’intervento chirurgico è consigliato per i soggetti con aneurismi della radice aortica e dell’aorta toracica ascendente con un tasso di crescita confermato pari o superiore a 0,3 centimetri l’anno per due anni consecutivi o di 0,5 centimetri in un anno. La rapida crescita dell’aorta è un fattore di rischio di rottura.

Il paziente protagonista della scelta del trattamento

“Le linee guida pongono grande importanza all’esperienza dei centri, che devono essere dotati di equipe multidisciplinari che comprendono necessariamente cardiochirurghi, chirurghi vascolari ed endovascolari e anestesisti esperti nei trattamenti aortici, ma soprattutto alla ‘decision sharing’ – commenta Mauro Rinaldi, ordinario di Cardiochirurgia all’Università di Torino. È fondamentale coinvolgere il paziente in scelte fondamentali specialmente quando non c’è una chiara evidenza del beneficio di un trattamento rispetto ad un altro: ad esempio questo aspetto va considerato nel trattamento delle dissezioni B asintomatiche o la necessità di intervento in aorte dilatate in sindromi genetiche per donne prima della gravidanza”.

Per il resto, a detta degli esperti, la diminuzione della soglia da 5.5 a 5 centimetri per l’aorta ascendente si attendeva da tempo e già diversi specialisti si muovevano in questo senso. “Appare importante anche l’indicazione di un diametro soglia dell’aorta toracica di 5.5 centimetri in caso di aneurisma toracico discendente (invece dei 6 centimetri di altre linee guida) e la riduzione del diametro aortico di cut-off per l’indicazione chirurgica in centri esperti per altre patologie – conclude Rinaldi. Purtroppo molte delle raccomandazioni non sono basate su studi con evidenze di elevato livello ma su raccomandazione di esperti quindi c’è grande bisogno di studi prospettici e randomizzati (RCT) che confermino quello stabilito dalle attuali linee guida”.



www.repubblica.it 2022-11-15 16:12:18

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