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Influenza al 29,4%, trend settimanale in aumento – Sanità

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Durante la sesta settimana di
sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati
positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati
risulta pari al 29,4%, in aumento rispetto alla settimana
precedente (26,8%), sebbene il numero assoluto di positività
risulti inferiore a quello della settimana scorsa per effetto
delle minori notifiche per le festività.

   
Questi gli ultimi dati che emergono da RespiVirNet, il
Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica)
coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il
sostegno del ministero della Salute.

   
Sale ancora anche il numero di casi di sindromi
simil-influenzali con 17,2 casi per mille assistiti (15,6 nella
settimana precedente). Aumento dovuto a diversi virus
respiratori e non solo quelli dell’influenza, compreso il
Sars-CoV-2 che “ormai si è insediato stabilmente tra noi e che
circola a livelli sostenuti con il virus influenzale, così come
il virus respiratorio sinciziale responsabile di bronchioliti
nei bambini più piccoli”, spiega Anna Teresa Palamara, che
dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss. E questo,
prosegue l’esperta, “conferma l’importanza della vaccinazione
soprattutto per le persone anziane, con malattie croniche o
comunque fragili. Raccomandiamo anche una sana prudenza da
osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è
in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con
fragilità”.

   
Per le sindromi simil-influenzali l’incidenza è in aumento
nelle fasce di età pediatriche, stabile negli adulti e anziani.

   
Maggiore incremento nei bimbi sotto i 5 anni con 47,1 casi per
mille assistiti (36,5 nella settimana precedente). Tutte le
Regioni e le Province Autonome tra quelle che hanno attivato la
sorveglianza, registrano un livello sopra la soglia basale,
tranne la Basilicata. In Lombardia, Friuli-Venezia Giulia,
Emilia-Romagna e Campania è stata raggiunta la soglia di
intensità “molto alta” dell’incidenza.

   
Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano
prevalenti (98,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono
per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. Tra i campioni
risultati positivi, il 25% era positivo per Sars-CoV-2, l’11%
per RSV, il 28% per influenza A, mentre i rimanenti sono
risultati positivi per altri virus respiratori.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



www.ansa.it 2023-12-29 17:30:19

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