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Sesso a Capodanno, c’è una trappola: l’eccesso di aspettative

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Il cenone da preparare. I parenti, anche sgraditi, da invitare. Le incombenze da portare a termine. La corsa per l’acquisto dei regali. La casa da addobbare. L’atmosfera da creare. Insomma, Natale con le sue lucine e trappole è una fatica inenarrabile. Incastrare anche la sessualità in questa baraonda di cose da fare, talvolta, è veramente complicato.

Così capita che l’eros, soprattutto coniugale, per le vacanze vada in vacanza. Latiti. Lasci il posto alle cose da fare piuttosto che a quelle da vivere. Tra l’altro le abbuffate – di cibo e di ospiti – sembrano essere nemiche delle performance amorose.

La situazione è decisamente diversa per i single che vengono inghiottiti dal turbine festività natalizie in maniera diversa. Hanno più tempo a disposizione da dedicare alla seduzione, alla cura di sé, all’amore e all’altro.

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L’atmosfera cambia

Dopo le fatiche natalizie qualcosa cambia. Sembra che a Capodanno l’atmosfera torni a scaldarsi. Le temperature dell’eros, in ogni coppia, dipendono sempre da quelle che l’hanno caratterizzata durante i mesi e gli anni precedenti.

Nessuna coppia, neoformata o longeva, diventa miracolosamente eroticamente scintillante soltanto perché sul calendario c’è scritto San Silvestro. L’amore e l’erotismo hanno bisogno di mistero e di magia, della giusta distanza, del contatto di pelle e di fiati, e di qualche piccola strategia per non deperire nell’accidia e nell’incuria, a prescindere dal periodo dell’anno.

Come tenere vivo l’eros nella coppia: i consigli della sessuologa





Se i partner erano zoppicanti prima lo saranno anche il trentuno. Se stavano mediamente bene sotto le lenzuola durante l’anno trascorso, l’atmosfera sfavillante, un lungo fine settimana di riposo e vacanza, l’intimo rosso e ricercato, le bollicine e l’abito lungo possono contribuire a creare quel quid in più che infiamma il desiderio.

L’atmosfera dell’ultimo dell’anno, intrisa di rituali scaramantici, bacio sotto il vischio, intimo rosso, lenticchie e acini d’uva, contribuisce ad accendere la passione e a dare un’impennata alla voglia di trasgredire.

Divario tra aspettative e realtà

Dal mese di novembre in poi, senza tregua e senza pietà, veniamo bombardati da immagini lussuriose di donne in intimo di pizzo color rosso passione e uomini che indossano boxer ammiccanti con didascalie straripanti di doppi sensi.

Il famigerato e ormai noioso mantra “se lo fai a capodanno lo farai tutto l’anno” – riferito un po’ a tutto, ma con chiaro richiamo alla sessualità -, abbonda sulla bocca di tanti. Seguono pubblicità varie che propongono regali che invitano al gioco erotico e non lasciano spazio alla seduzione.

Le aspettative legate a doppia mandata a questo periodo dell’anno arrivano alle stelle, e insieme a loro cresce l’ansia.

Quindi, la non sessualità, la stanchezza, il calo del desiderio, l’ansia da prestazione, un bell’indigesto non sono affatto contemplati! Non per Capodanno. In tal caso la sfortuna sessuale si impossesserà di te.

La tre trappole delle aspettative

Di trappole ne abbiamo ben tre, una più pericolosa dell’altra.

1 – Quando, per un motivo o per un altro – anche la mancanza di un partner con cui avere un rapporto sessuale – le aspettative vengono disilluse, ecco che appare il baratro, il buio, lo sconforto, la profezia che si realizza. Quindi desideri e paure si fondono e confondono, e un eccesso di aspettative e di desiderio possono fare vita alla presunta sciagurata astinenza di Capodanno.

2 – Quando ci aspettiamo che accada magicamente qualcosa, focalizziamo tutta la nostra attenzione sul altro da noi, solitamente sull’altro. Su quel povero partner, amante, amico di letto, ex che dovrebbe fare tanto, se non tutto, e soprattutto secondo direttive invisibili.

Questo approccio di delega alla sessualità tarpa le ali all’impegno per la sua attuazione. Il processo inconscio di delega è un chiaro meccanismo di deresponsabilizzazione e non aiuta nessuno dei due membri della coppia. Tantomeno a Capodanno.

3 – Quando ci aspettiamo qualcosa inneschiamo un inconscio meccanismo di controllo. Scatta il tentativo-bisogno di prevedere che quel qualcosa – in questo caso la sessualità – vada esattamente come vogliamo noi, con la non tanto segreta speranza che l’altro si comporti come noi abbiamo immaginato che facesse.

Una sorta di regia maldestra di cui l’altro, il partner, non conosce la sua parte ma perisce, senza saperlo, sotto il peso schiacciante delle aspettative.

Single e disguidi di mezzanotte

Le aspettative vanno a braccetto con l’ansia che, come sappiamo, è acerrima nemica della risposta sessuale, soprattutto maschile. Un picco di ansia attiva un ipertono adrenergico che blocca l’erezione dell’uomo.

La sessualità ha bisogno di spezie e di vino, di gioco e di scambio, di allegria e intensità. Non può essere prescritta coma un dovere, nemmeno per la notte più simbolica e di passaggio che ci sia. Seguire il cuore, i sensi ed eventualmente la magia di un carpe diem di mezzanotte potrebbe salvare eros, autostima e sessualità.

Valeria Randone è psicologa e sessuologa  a Catania, Milano e online (www.valeriarandone.it)

 

Salute Amore – l’archivio



www.repubblica.it 2023-12-28 06:24:06

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