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Emofilia: un’app per la riabilitazione da casa

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Come incentivare i pazienti emofilici a svolgere più attività fisica in autonomia? L’EveryWare Lab del Dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con il Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi del Policlinico di Milano, ha avuto un’intuizione: sviluppare un’app per cellulare chiamata Play4Physio, che permette di divertirsi con i videogiochi e nel frattempo fare esercizio fisico, senza spostarsi da casa. Il razionale? Trovare la motivazione per allenarsi è il primo passo per sviluppare maggior forza muscolare, stabilità articolare e aumentare la densità ossea, riducendo il rischio di cadute e sanguinamenti.

Emofilia e attività fisica

Fare attività fisica è importante per tutti, perché aiuta a tenere sotto controllo malattie metaboliche e cardiovascolari legate alla sedentarietà, e inoltre porta benessere psicofisico. Per molto tempo, al fine di evitare rischi di sanguinamento, è stato sconsigliato alle persone emofiliche di fare sport. L’emofilia è, infatti, una malattia genetica in cui la mancanza di uno dei fattori di coagulazione comporta il rischio di emorragie in caso di traumi. Oggi, grazie agli sviluppi terapeutici, gli emofilici hanno un’aspettativa di vita simile al resto della popolazione e l’Organizzazione della sanità (OMS) raccomanda fortemente a questi pazienti fare movimento. 

Non uno, ma infiniti giochi

Già da anni si cerca di usare la tecnologia nella riabilitazione dei pazienti emofilici, con strumentazioni sempre più sofisticate disponibili nei centri di cura. In Italia, presso l’Ospedale Maggiore di Parma i pazienti possono allenarsi su una pedana dotata di sensori e telecamere per valutare la forza e l’equilibrio in tempo reale. Ma poter disporre di un sistema sempre accessibile per fare fisioterapia, magari dal proprio salotto di casa, può semplificare la vita dei pazienti e aumentare le possibilità di muoversi. Play4physio, realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, è nato proprio con questo intento.  

Il principio di Play4physio si basa sui cosiddetti exergame, unione delle parole inglesi exercise e game: videogiochi controllati con i movimenti del corpo. I ricercatori del laboratorio Easyware hanno deciso di non produrre un singolo gioco, che nel tempo avrebbe potuto annoiare i pazienti, ma di creare un software che potesse controllare tutti i giochi già presenti sulle piattaforme, come Google Play Store. Grazie alla telecamera del cellulare o del tablet, i movimenti che il paziente compie vengono riconosciuti e trasformati in un comando del gioco. Ad esempio, il paziente alzando braccia, gambe o facendo squat, potrà far correre e saltare Super Mario in qualche avventura.

Come funziona

Prima di poter avviare Play4physio, è previsto che ci sia un incontro tra il fisioterapista e il paziente per poter decidere quali giochi e quali esercizi fare. Questo significa che ci sarà una completa personalizzazione in base alle esigenze mediche, all’età e ai gusti di ogni singola persona. Durante tale incontro viene registrato un video del paziente che esegue i movimenti corretti sotto la supervisione del fisioterapista, e questo sarà la base per associare ai gesti i comandi del gioco. In questo modo, quando il paziente sarà da solo, per poter giocare (e allenarsi) dovrà svolgere gli esercizi correttamente, in maniera indipendente. In futuro gli ideatori di Play4physio non escludono che un approccio simile possa essere utilizzato anche in altre patologie o per favorire l’attività fisica nelle persone più anziane.



www.repubblica.it 2024-04-15 12:17:29

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